C‘è dell’amaro nel terzo posto di Tadej Pogacar alla Milano-Sanremo: anche se lo sloveno è convinto di aver fatto tutto ciò che poteva, dalle sue parole è trapelato un po’ di rammarico, che probabilmente coinvolge anche i suoi compagni di squadra.
«Non potevo fare meglio oggi - ha detto Pogacar al termine della corsa – Come squadra avevamo un piano e lo abbiamo portato avanti».
Lo sloveno dell'UAE Team Emirates era il grande favorito in questa prima Classica Monumento dell’anno, ma si è dovuto accontentare di un terzo posto, alle spalle di Philipsen, vincitore e di Matthews, che ha tagliato il traguardo dietro il belga. Come si era immaginato la corsa ha avuto un ritmo molto elevato sulla Cipressa e poi sul Poggio sono arrivati gli attacchi dello sloveno, che non sono bastati a fare la giusta selezione.
«Sulla Cipressa abbiamo perso qualche punto percentuale e sul Poggio ho dovuto aspettare troppo - ha continuato -. Sicuramente questa è stata la Milano-Sanremo più difficile tra quelle che ho corso». Lo sloveno nel finale non ha potuto più contare sui suoi compagni di squadra, mentre Philipsen e Van der Poel, sotto questo aspetto hanno avuto maggiore sostegno. Alessandro Covi, Isaac Del Toro e anche Tim Wellens hanno aumentato la pressione sulla Cipressa, ma dopo Pogacar si è trovato da solo e le energie erano diminuite anche per lui.
Tadej Pogacar è stato il protagonista della Milano-Sanremo, ma non il vincitore e non è riuscito con i suoi attacchi a liberarsi di tutti i suoi avversari. Così i favoriti hanno corso insieme fino al traguardo, dove la vittoria si è giocata in volata. «Ho provato ad attaccare due volte perché avevo delle gambe incredibili. Ho fatto tutto quello che potevo fare per finire terzo e non credo che avrei potuto fare meglio in una giornata come questa».
C’è chi pensa che Pogacar e la sua squadra abbiano speso troppe energie sulla Cipressa e per questo, lo sloveno si è poi trovato scoperto sul Poggio, dove la breve lunghezza della salita, non ha dato la possibilità agli attaccanti di andare via da soli. I tifosi si aspettavano un finale a due, dove Pogacar e Van der Poel si sarebbero giocati la vittoria, così non è stato e la vittoria è andata a Philipsen.
«La Sanremo non è adatta agli scalatori. Penso che oggi sia stata una delle gare più facili e veloci di sempre. Abbiamo avuto un ritmo molto veloce nelle prime ore, ma comunque, come ho detto prima della gara, tutto deve essere perfetto, e oggi non tutto è stato perfetto. Siamo stati bravi e penso che il podio fosse il massimo che potevamo ottenere e per questo non ho nulla da rimproverarmi».