Quarantasei anni a pedali. Che significa: 694 atleti, 915 vittorie, 563 con i maschi e 353 con le femmine, 158 campionati provinciali vinti, 13 regionali e 13 partecipazioni ai campionati italiani, 53 vittorie – il record – in una sola stagione (il 2018), con giovanissimi, esordienti e allievi (nel 1990 e 1991 anche una squadra di dilettanti juniores), dunque ragazze e ragazzi dai sei ai 14 anni. E ancora: 252 le gare organizzate, un centro Coni di avviamento allo sport del ciclismo dal 1983, il progetto “Bici scuola – bici ambiente”, un parco a disposizione per i più piccoli dal 2023. Ufficialmente è una società ciclistica, praticamente è un centro sociale e un circolo familiare, una scuola di vita e una università della strada.
Per i suoi primi 46 anni di esistenza a forza di pedali, la Ciclistica Novese riceverà un regalo eterno: un libro in cui Claudio Malavasi ha ricostruito la storia del club, dal 1976 al 2022, rotonda e valorosa, sudata e preziosa, spesso oscura ma anche gloriosa. Elenchi e documenti, fotografie e manifesti, nomi e cognomi, loghi e sponsor, fra austerity e terremoto, traslochi e rinascite. In una sola parola: passione.
Il ciclismo – ma verrebbe voglia di dire lo sport – vive grazie a società come la Ciclistica Novese. Dove si insegna a stare al mondo pedalando su due ruote, soffrendo in salita, sprintando ai traguardi, dove si impara a conoscere sé stessi prima di misurarsi con gli altri, dove si impara a rispettare forti e deboli, resistenti e fragili, velocisti e lentigradi, dove si impara a cercare l’acqua delle fontane e ad accettare quella del cielo, dove si impara che in una maglia, anche in formato “small”, pedalano tutti quelli che venuti prima di noi. Senso di appartenenza, si chiama. E non è mica poco.
Nove capitoli, 230 pagine, il libro della Ciclistica Novese sarà presentato sabato 30 settembre, alle 17, nella sala civica Ezio Ferraresi, in piazza 1° Maggio, a Novi di Modena.
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