L'ORA DEL PASTO. HENRY SMART E QUELLA BICICLETTA CHE NON HA ETA'

LIBRI | 23/09/2023 | 08:08
di Marco Pastonesi

Un uomo. Un uomo in bicicletta. Un uomo in gamba in bicicletta. Quello che ci voleva. Henry Smart. Lui, l’uomo in gamba in bicicletta. Irlanda, primo Novecento, il movimento Sinn Féin (We Ourselves, noi stessi) indipendentista, poi l’Ira (Irish Republican Army) militare. Henry, figlio di un altro Henry, gamba di legno, e di Melody, persa nell’alcol, e fratelli, e sorelle, tutti flagellati dalla miseria, cioè dalla fame e dal freddo, dalla assenza e dalla mancanza, dalla violenza e dalla morte.


La sua tremenda sopravvivenza, la sua dura infanzia, la sua stravolta adolescenza. Fino al giorno in cui la lotta al governo inglese gli richiese una bicicletta. La trovò appoggiata alla cancellata del Trinity College, a Dublino. “Bella grossa, una bicicletta protestante”. E se la prese. “Con la sella che mi calzava bene in culo”, “sorpassando le automobili e aggrappandomi dietro i camion”.


Tre anni su quella bicicletta rubata. “Sfidando il vento, la pioggia e le pallottole”, “io e il mio Cavallo Senzaculo”, “nell’oscurità più nera e più assoluta, su e giù per tutta l’Irlanda, in lungo e in largo”, “i tre anni che seguirono sparirono, ingoiati dal ronzio sordo e profondo della catena della bici”.

“Una stella di nome Henry” è il romanzo scritto da Roddy Doyle nel 1999, tradotto da Giuliana Zeuli, pubblicato da Guanda nel 2000 (432 pagine, 14,46 euro) e prestatomi da un amico (libri così, la tentazione di tenerseli). Quella sua bicicletta era ribelle, guerriera, clandestina, sapeva di sudore, fango, sangue, e silenziosamente accompagnava delitti, proteggeva vendette, maturava passioni, testimoniava dolori. Doyle seppe trovare le parole giuste, se non perfette: “Ero zuppo e mezzo sfasciato, ma con un calcio e una manata scrollai via lo sporco che colava dalla Senzaculo. Nell’istante in cui appoggiai il culo bagnato fradicio sulla sella bagnata fradicia, le nuvole si richiusero su sé stesse e si portarono via le stelle”, “Chiusi gli occhi e pedalai nel vento. Fu sempre quella la mia direzione, per quei tre anni, sempre la stessa: dritto nel vento”, “Mi arrampicai sull’ultima collina, una cazzo di salita ripida ripida, e poi giù per la discesa arrivai a gonfie vele in città”.

Perché, proprio adesso, la bicicletta di Henry Smart? Perché, proprio adesso, l’ho finalmente letta e conosciuta, il tempo si trova, e l’ho finalmente accarezzata e pedalata, meglio nottetempo. Perché anche se ha più di vent’anni, non ne avrà mai abbastanza per scendere di sella. Perché le biciclette sono le compagne, alleate e complici, della nostra esistenza, a volte fino all’ultima pedalata, fino all’ultimo respiro

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si è conclusa la quarta edizione di Beking, iniziata con la pioggia, e proseguita sotto un cielo coperto e minaccioso ma l’evento ha saputo entusiasmare e coinvolgere anche quest'anno. Il vincitore assoluto è stato il campione del mondo in carica...


Momento di ottima forma per Eli Iserbyt che al successo di ieri a Kortrijk, concede la replica nella odierna prima prova della Coppa del Mondo di Ciclocross per la categoria elite che oggi è si è disputata ad Anversa, in...


Un'occasione da non perdere per imparare, curiosare, scoprire, divertirsi e festeggiare. L'evento annuale Openhouse XPC 2024 andato oggi in scena a Reggio Emilia nella sede di Beltrami TSA ha dato la possibilità a tanti appassionati di due ruote di scoprire...


Con la sua celebre scalinata, trampolino di lancio di grandi campioni come Renato Longo, Franco Vagneur, Roger De Vlaeminck, Luigi Malabrocca e molti altri specialisti del fango, si è tenuta oggi la 63sima edizione del Ciclocross di Solbiate Olona (disputato...


Sventola l'iride di Fem Van Empel nella prima prova della Coppa del Mondo di Ciclocross per la categoria donne elite che oggi è andata in scena ad Anversa, in Belgio. Già prima ieri a Kortrijk nell'Urban Cross, la campionessa del...


È scomparso in Costa Azzurra, all’età di 82 anni, l’ex corridore francese Jean Jourden che, nel 1961, ha vestito la maglia di campione del mondo nella gara dei dilettanti su strada di Berna, in Svizzera. Era nato a Saint Brieuc,...


In quale modo i soldi del ciclismo su strada potrebbero arrivare  alle discipline meno mediatiche e con meno sponsor? Secondo l’UCI un ottimo sistema sarebbe quello di sommare per le classifiche mondiali i punti conquistati in tutte le discipline. In...


Alla Notte degli Oscar tuttoBICI 2024 respireremo profumo di azzurro. Marco Villa verrà premiato come tecnico dell'anno con l'Oscar tuttoBICI Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi. Il CT della nazionale pista ha preceduto un suo... collega, vale a dire il commissario tecnico...


Giglio d’oro. Martedì scorso, all’osteria ristorante Carmagnini del ‘500, a Calenzano. Premi e premiati, selezionatori e appassionati, una festa del ciclismo. A tavola, con Roberto Poggiali. Fra crostini e straccetti, ricordi e racconti – i suoi - di quel ciclismo...


La UCI Track Champions League del 2024 è iniziata col botto a Saint-Quentin-en-Yvelines: quasi 4.000 spettatori hanno osservato con stupore Katie Archibald (Gran Bretagna), Dylan Bibic (Canada), Emma Finucane (Gran Bretagna) e Matthew Richardson (Gran Bretagna) indossare le ambite maglie...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024