Domani il Tour de France arriverà a Parigi e sul palco ci sarà anche Tadej Pogacar, non con la maglia gialla di vincitore ma con quella bianca di miglior giovane e con il secondo posto nella classifica generale. Per tre settimane lo sloveno ha incantato il pubblico con le sue accelerate che hanno frantumato il gruppo e messo in difficoltà gli avversari, ma la carenza di allenamento a causa della caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi ha compromesso il risultato di questo Tour. Ancora una volta Pogacar è arrivato secondo alle spalle di Vingegaard, lottando come un leone e con la consapevolezza che il suo fisico non era il massimo. Per lui adesso ci sarà il Mondiale e la voglia di conquistare la maglia arcobaleno. Oggi nella tappa numero 20 lo sloveno si è preso una piccola rivincita sul suo avversario, superandolo con una implacabile volata. Il ventiquattrenne della UAE ha battuto sul traguardo Gall e la maglia gialla, conquistando la sua seconda tappa in questa Grande Boucle.
«Quale sarà il ricordo più bello di questo Tour? Sicuramente l'atmosfera nell'autobus della squadra. Mentre il peggiore è stato il giorno di Courchevel. Ogni volta che Marc Soler mi guardava sul Col de la Loze con i suoi occhi spaventosi: quello è stato senza dubbio il momento più terribile di questo Tour».
Oggi però le cose sono andate meglio e Tadej Pogacar ha ottenuto la sua seconda vittoria di tappa a Le Markstein, per chiudere il Tour con una nota positiva.
«Oggi ero di nuovo me stesso. È stato bello sentirsi bene dall'inizio alla fine della corsa. Soprattutto dopo gli ultimi giorni così difficili – ha continuato lo sloveno con il sorriso -. Poter finire il Tour in questo modo mi rende molto felice. Ho aspettato che Adam (Yates, ndr) e suo fratello Simon si unissero al gruppo. Erano molto forti, conosco Adam molto bene e mi ha dato un ottimo vantaggio. Grazie a lui è stato un po' tutto più facile e meno stressante e ho potuto iniziare lo sprint. La squadra ha fatto ancora una volta un ottimo lavoro».
Grazie a questo secondo successo, i pensieri cupi dei giorni scorsi si sono un po’ dissolti e lo sloveno tornerà a casa con il sorriso e un secondo posto, in cui ha lottato con un rivale fortissimo. «Potremmo continuare con questo slancio e correre ancora. Non siamo tristi e torniamo a casa sereni».
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