Il Giro d’Italia Donne è stato un grande successo di pubblico che ha applaudito le atlete sulle strade, ma che le ha supportate anche dietro il televisore. La Federazione Ciclistica Italiana è stata presente ad ogni tappa come sponsor della maglia rosa e come titolare dei diritti media; per il gran finale in Sardegna è arrivato anche Cordiano Dagnoni che è stato il primo ad emozionarsi di fronte alla vittoria di Chiara Consonni e alle ultime pedalate di Marta Bastianelli.
«Il Giro è sempre il Giro ed ogni anno mi emoziono nel vedere la grinta che mettono tutte le ragazze in corsa - ha spiegato il presidente Dagnoni a tuttobiciweb -: ammetto che a causa del tempo atmosferico non c’è stato il migliore inizio, ma penso che si sia fatta vedere subito l’italianità dell’organizzazione che è ripartita alla grande con la seconda tappa. Il livello è stato altissimo, quasi tutte le frazioni sono state vinte da ragazze che non indossavano la maglia della società ma quella di campionessa del mondo, campionessa europea, campionessa italiana e addirittura ungherese. Il percorso ha regalato spettacolo e il finale in Sardegna è stato fantastico, la regione ci ha accolto in maniera grandiosa. Ho avuto la possibilità di percorrere l’ultima parte del percorso e tutto era rifatto a nuovo, penso che non avremmo potuto chiedere di meglio da questa edizione 2023 che si è svolta in piena sicurezza».
Su nove tappe 2 sono andate alle atlete italiane e Gaia Realini si è portata a casa la vittoria nella classifica di miglior giovane e di miglior italiana. Un buon risultato per il nostro movimento e che rende orgogliosa la stessa federazione. «Ancora una volta le nostre ragazze si confermano ai vertici del ciclismo mondiale, Letizia Paternoster finalmente è ritornata ad alti livelli mentre Elisa Longo Borghini ha confermato ancora una volta il suo ruolo di punta del movimento. Chiara Consonni nella tappa finale ci ha regalato una vittoria bellissima, proprio alla partenza mi aveva detto di essere delusa dal giro ma mi aveva anche promesso che non avrebbe mollato, sono stato felice di poterla premiare di persona. Poi c’è Gaia Realini, uno scricciolo dotato di una forza incredibile, sono davvero contento di vedere il salto di qualità che ha fatto quest’anno. È stata protagonista ai campionati italiani e poi al giro, si mette a disposizione delle compagne ma sa anche essere una leader, Gaia ha un grandissimo margine di crescita. Penso che questo Giro sia stata una bella conferma per il nostro ct Sangalli per l grandi potenzialità delle nostre ragazze» spiega Dagnoni sottolineando che, guardando il futuro, ci sono ancora molti margini di miglioramento anche per puntare in grande.
Sono state tante le emozioni provate durante i giorni di corsa, tante belle sorprese, ma forse la più bella di tutti è stato il seguito televisivo che, nonostante la concorrenza con il Tour ha fatto registrare il 6,5% di share. «Prima che presidente federale mi ritengo un appassionato di ciclismo e per me quello femminile è allo stesso livello di quello maschile. Addirittura le ragazze stanno dimostrando di essere ancora più tenaci, l’ultima tappa poteva essere una passerella e invece si sono date battaglia dall’inizio alla fine-ha concluso il presidente federale- ogni tappa mi ha emozionato, ma a colpirmi maggiormente sono i dati di audience. Penso che siano valori importanti sia su Rai 2 che su Eurosport, entrambi sono stati soddisfatti del grande seguito. Sapevo che il Giro Donne era un prodotto di qualità, ma vedere i dati effettivi mi dà ancora più soddisfazione».
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