Già al tempo delle elementari Dario Igor Belletta era un patito della bicicletta. Oggi è un corridore della Jumbo Visma Development la squadra satellite della World Tour di Roglic, Van Aert e Vingegaard. Diciannove anni fra pochi giorni (27 gennaio, ndr) milanese di Arluno, Belletta arriva puntuale alla sua prima stagione con gli under 23. Altri valori, altri interessi, affiorano nei pensieri di questa promessa del ciclismo italico. La Jumbo Visma, formazione di matrice olandese con sede a 's-Hertogenbosch nel Brabante Settentrionale, è la squadra per la quale vorrebbero correre tutti i dilettanti. Una società attrezzata, che fa le cose seriamente, dove non c'è presione e dove tutti sanno il fatto loro.
"E' un team gestito a regola d'arte che ho imparato a conoscere a ottobre dello scorso anno, nel primo raduno in Olanda - racconta Belletta a tuttobiciweb -. Un gruppo di lavoro incredibile, persone eccezionali dalla segretaria ai magazzinieri, dai massaggiatori ai tecnici, dal nutrizionista allo chef. Per me dei punti di riferimento troppo importanti."
Per un giovane cosa significa correre nella Jumbo Visma?
"E' una grande emozione credetemi. Solo il fatto di ricevere e indossare i loro indumenti da gara ti viene la pelle d'oca. Un sogno. Immaginatevi poi di pedalare assieme a campioni del calibro di Vingegaard, Van Aert, Roglic e molti altri. E dopo gli allenamenti cenare con loro, e con il mio idolo Van Aert che mi chiede di passargli il sale o la bottiglia di acqua. Il giorno più bello della mia vita. Una magia per me...".
Forti emozioni che Belletta sta vivendo in questi giorni nel collegiale con la Jumbo Visma a Bonalba, nella regione Alicante in Spagna dove sta preparando la nuova stagione su strada e dove sta testando i nuovi materiali messi a disposizione dello staff, dalle bici Cervelo, alle scarpe Nimbl fatte a mano dall'artigiano marchigiano Luigino Verducci.
Dario Igor, che prima di questo stage in terra iberica, si era preparato sugli sci di fondo a Lillehammer, in Norvegia nota anche per aver ospitato le Olimpiadi invernali nel 1994, in sella ha fatto sempre grandi numeri vincendo il Campionato Italiano su strada tra gli juniores e gli esordienti, il titolo Mondiale, Europeo e otto maglie tricolori su pista.
Francamente nessuno sa dove possa arrivare, ma intanto si è messo in tasca il diploma del Liceo Scientifico indirizzo Scienze applicate e si è iscritto a Scienze dell'Alimentazione all'Università San Raffaele di Milano.
"Dedico molto tempo allo studio e non mi pesa, anche se il ciclismo impegna gran parte della mia giornata".
A quando la prima gara?
"In Croazia, il 1° marzo nel Trofeo Umag e poi correrò anche il Trofeo Porec. Il programma lo studieremo assieme al mio diesse Robert De Groot del quale mi fido ciecamente. Per quest'anno ho un solo obiettivo, fare esperienza e crescere".