La Veneto Classic chiude ufficialmente la stagione professionistica in Italia: è la seconda edizione della corsa inventata da Filippo Pozzato e dal suo gruppo, una corsa che è destinata a crescere molto velocemente. Oggi si parte da Treviso, con il gruppo che lascia il capoluogo veneto e si dirige verso le terre del Prosecco, dove si affronta il celebre Muro di Ca’ del Poggio, una salita che fa parte della storia del ciclismo italiano e internazionale, con i suoi 1150 metri di sviluppo e una pendenza media del 12.7% con punte del 19%, per un dislivello complessivo di 140 metri.
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Ma tutto il percorso di gara è ricco di salite e tratti impegnativi, con i suoi 190Km di sviluppo per 2900 metri di dislivello. Attraversando la provincia di Belluno, ai piedi delle meravigliose Dolomiti, i corridori punteranno poi verso il cuore pulsante della gara, affrontando così lo spettacolare circuito finale con la salita della Rosina e il muro de La Tisa a Colceresa con il suo fondo in pietra simile al pavé, lunga 350 metri e con pendenze che sfiorano il 20%.
Un passaggio perfetto anche per i tifosi che potranno assistere alle imprese dei propri idoli e sostenerli con il loro calore nei diversi passaggi di gara. Aggiungiamo che dopo aver fatto la rosina e la tisa ci sarà prima del finale la salita di Diesel Farm e lo strappo di Contrà Soarda.
Si arriva così al rush finale che vede protagonista Bassano del Grappa, con le meraviglie architettoniche del Palladio e di Jacopo Bassano e l’inconfondibile sagoma del suo Ponte Vecchio, sotto cui scorre il fiume Brenta.
Qui, nella centralissima piazza Garibaldi, il vincitore di questa seconda edizione della Veneto Classic taglierà il traguardo conquistando
un posto nell’Albo d’Oro della competizione
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