Piccolo Lombardia, grande corsa. Sono 30 tonde tonde le squadre che fra tre giorni, domenica 2 ottobre, si daranno battaglia a Oggiono nella 94^ edizione della "monumento Under 23" dai connotati sempre più lariani: 17 formazioni italiane e 13 straniere. Troveremo cantere di team professionistici come Ag2r Citroen, Lotto Soudal, Israel, EF, Astana, Eolo Kometa (la cui U23 ha licenza spagnola) e Bardiani Csf Faizanè. Continental come D'Amico UM Tools, General Store, Colpack Ballan, Biesse Carrera, Iseo Carnovali Sias, Qhubeka (società nostrana a tutti gli effetti), Gallina Ecotek Lucchini, la Colpack Ballan dell'ex campione nazionale juniores Alessandro Romele e di Matteo Petrucci secondo l'anno scorso al Piccolo Lombardia dietro Lapeira, e l'austriaca Tirol KTM che schiera il campione europeo di categoria, il tedesco Felix Engelhardt, insieme tra gli altri al doppio figlio d'arte Kevin Pezzo Rosola. Strutture giovanili come Mastromarco Sensi Nibali, #InEmiliaRomagna (con Davide Dapporto che ha vestito l'azzurro al Tour de l'Avenir), Onec, Palazzago, Valle Seriana Cene, Aries, Namedsport, Rostese, Overall Tre Colli, EFC Vulsteke, Velo Club Mendrisio, Cycling Vlaanderen, Basso Flanders e l'UC Monaco che difende i colori del Principato. Last but non least, parteciperà una selezione nazionale ucraina.
Non abbiamo però citato il dorsale numero 1, che verrà applicato a una maglia iridata: quella di Yevgeniy Fedorov, che insieme alla sua squadra ha scelto il Piccolo Lombardia come prima uscita dopo il trionfo di Wollongong. Engelhardt della Tirol KTM e Fedorov dell'Astana, il campione d'Europa e quello del Mondo, un connubio che rinnova la tradizione internazionale di questa classica ed entusiasma Daniele Fumagalli, presidente del Velo Club Oggiono e organizzatore della corsa, che definisce la presenza del kazako una «ciliegina sulla torta».
Il percorso è lungo 170 chilometri e, come sempre da un secolo abbondante a questa parte, tocca il suo apice con l'ascesa alla Madonna del Ghisallo, quella decina di chilometri che da Bellagio ti sega le gambe per poi ammorbidirsi leggermente e portarti al cospetto della leggenda: il monumento a Fausto Coppi, che su questa salita si costruì fiori di trionfi nel "grande" Giro di Lombardia. Ma non finisce lì: negli ultimi 25 km c'è da scalare il colle Brianza e da superare il muro di Marconaga. Partenza dalla nuova sede del VC Oggiono e start ufficiale a mezzogiorno sulla via per Dolzago.
Il Gran Premio della Montagna del Ghisallo è intitolato alla memoria di Giovanni Villa, storica figura del dilettantismo italiano: dalla sua Zoccorinese passarono fior di corridori, come l'ucraino Yaroslav Popovych che sotto l'egida di Villa si laureò campione del Mondo U23 nel 2001. Il vincitore del Piccolo Lombardia invece conquisterà l'ottavo trofeo Giorgio Frigerio, dedicato a un cicloamatore del VC Oggiono che morì dieci anni fa, travolto da un camion. Per un tragico scherzo del destino, pochi mesi fa è invece venuta a mancare la moglie Nadia: la corsa di dopodomani sarà un'occasione per far rivivere il ricordo di entrambi.