La prima gara di questi Mondiali in Australia regala subito un oro alla Nazionale Italiana : dopo l'argento europeo Under 23, arriva quindi la consacrazione definitiva per Vittoria Guazzini che conquista il titolo mondiale. «Il circuito mi piaceva, diverso da quello di Anadia. Mi sono trovata a mio agio. Non puntavo alla maglia iridata ma a fare bene e se devo essere sincera un po' mi dispiace di non essere riuscita a prendere anche la medaglia di bronzo elite."
Alle sue spalle è giunta l'olandese Shirin van Anrooij, staccata di 1'48" ovvero l'atleta che in Portogallo aveva battuto Vittoria per una manciata di secondi. «Capirò cosa vuol dire vincere la maglia iridata forse tra qualche giorno» ha detto l'atleta toscana mentre percorreva i pochi metri che separano il podio dalla sede delle interviste. Ma l'entusiamo dei tifosi che, pur senza conoscerla, riconoscono la maglia e le chiedono selfie le fa cambiare subito parere: «E' una sensazione incredibile e devo dire che l'Australia è un paese affascinante. Sono venuta qui qualche anno fa per la Coppa del Mondo della pista e già allora rimasi colpita dall'entusiasmo e la giovialità di questo popolo; è coinvolgente!».
Tanti italiani si sono commossi nel sentire risuonare, in questo angolo di mondo lontano, l'Inno di Mameli: «Ieri mentre mi allenavo sentivo incitarmi in italiano. Sono rimasta stupita dall'affetto che le persone dimostrano per il nostro Paese».
Per quanto riguarda la prova: «Ho iniziato la gara sperando solo di fare bene. Poi a metà mi sono resa conto che avevo un buon tempo. Questo mi ha dato fiducia. Non ho pensato a nulla, se non ad andare forte».
Una stagione lunga, con tante medaglie, ma che non è ancora terminata: «Si, abbiamo il Team Relay e poi, ad ottobre i mondiali su pista... poi stacco e vado in vacanza!».
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