Ha impiegato oltre un'ora per espletare l'esame antidoping, nel frattempo ha mangiato pasta al pomodoro per recuperare energie, si è asciugato e probabilmente anche calmato, tanto che ai microfoni dei cronisti Filippo Ganna appare quasi sereno.
E la prima domanda, dopo che la sua bicicletta è stata appoggiata a lungo fuori dalla sala antidoping con la schiuma bianca del tubeless in bella vista sulla ruota posteriore, è inevitabile.
«È vero, ho forato ma non credo di aver perso per quello. Se devo essere sincero, non so neanche bene a che punto del percorso ho forato, ero troppo concentrato sul mal di gambe e sul cercare di limitare i danni».
Al centro delle discussioni, la pioggia: «Con la pioggia di oggi non mi sono sentito a mio agio nelle curve, mentre sui rettilinei riuscivo ad esprimere un rendimento costante. Avevamo scelto, come quasi tutti i big, di partire nella prima parte per evitare la pioggia, invece ha piovuto prima e poi ha praticamente smesso. Noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo ma, lo ripeto, non ci sono scuse, oggi c'è stato chi a fatto meglio di me».
E adesso? «Adesso studieremo il percorso delle prossime tappe e vedremo se ci sarà la possibilità di inventare qualcosa».
L'impressione è che, dietro la mascherina iridata, Filippo Ganna stia tramando qualcosa di grosso...