Un debutto incredibile, per Elisa Balsamo al Giro d’italia Donne: nel prologo di Cagliari è stata protagonista di un’ottima prova contro il tempo che le ha permesso di salire sul podio di giornata. Con una media di oltre 48 km/h ha sfrecciato accanto al mare guadagnandosi una terza posizione dietro una scatenata Kristen Faulkner e alla sua compagna Georgia Baker. «E’ stata una tappa breve ma molto intensa - ha spiegato la campionessa del mondo - sapevo che era molto adatta alle ragazze che facevano pista e così ho cercato di impegnarmi al meglio per fare un ottimo risultato. Ha ripagato la scelta di partire all’inizio, con la squadra abbiamo guardato bene le previsioni del tempo e dicevano che nel finale si sarebbe alzato il vento, cosa che è effettivamente successa. Anche Elisa Longo Borghini ha optato per la medesima scelta ed entrambe abbiamo fatto un’ottima crono. Anche mentalmente ha aiutato molto, è stato come toglierci il pensiero».
Oggi il Giro riparte da Villasimius per una tappa adattissima alle caratteristiche di Elisa Balsamo, sulla carta è previsto un arrivo in volata ed è impossibile non chiamare in causa la campionessa del mondo che sta assolutamente dominando negli sprint di gruppo. «Con la squadra siamo venuti al Giro per provare a vincere una tappa e già oggi potrebbe essere il nostro giorno. Sono consapevole che per me sarà una bella occasione, io parto agguerrita e pronta a tutto e sono sicura che le mie compagne mi daranno una grande mano» ci spiega Elisa.
Ma oggi ad essere in palio non è solo la vittoria di tappa, ma la maglia rosa, la campionessa del mondo infatti è staccata in generale di soli 6” dalla Faulkner e, matematica alla mano, con un abbuono per la vittoria, il simbolo del primato sarebbe suo immediatamente. La portacolori del team Trek Segafredo sa bene cosa si gioca, ma ci spiega che l’importante è rimanere concentrati. «La maglia rosa sarebbe davvero un sogno, faccio fatica anche ad immaginarlo. Mi rendo conto che la cosa è assolutamente fattibile e che da me ci si aspetta molto, ma sinceramente non sento pressioni. Vincere è sempre difficile e penso che al Giro lo sia ancora di più, prometto però di dare tutta me stessa.»