Giacomo Nizzolo ha concluso la Milano – Sanremo al diciottesimo posto, a 11” da Mohoric, con la maglia Israel lacerata sulla schiena, soprattutto in alto a sinistra, e un velo di tristezza sul viso. «Sono caduto in discesa, su un tornante del Poggio – spiega Giacomo, che nel 2020 concluse la Classicissima al quinto posto – e pur rialzandomi prontamente non sono riuscito a riagganciare Van Aert, Van Der Poel e gli altri protagonisti dello sprint per il podio».
Malgrado le accelerazioni di Pogacar, che nell’ascesa del Poggio in un chilometro è scattato tre volte, Nizzolo era nel nucleo dei migliori. «Siamo andati fortissimo, con la velocità pazzesca di oggi la Cipressa non l’avevamo mai fatta. Fino a quando sono caduto è stata la mia miglior Sanremo della carriera; nemmeno nel 2020 andavo così».
Giacomo ha azzeccato tutto: «Sono salito agile su Cipressa e Poggio, con Pogacar, Van Der Poel e Van Aert che pedalavano 3 o 4 metri davanti a me. Stava andando tutto come volevo, poi purtroppo sono finito sull’asfalto. I pochi secondi persi sono stati fatali».
La squadra aveva molta fiducia del brianzolo: «Ringrazio soprattutto Krists Neilands – precisa Giacomo – prezioso scudiero fino agli ultimi chilometri. Mi ha pilotato stupendamente».