LA NUOVA VITA DI ARU TRA ACADEMY, SPORT E FAMIGLIA DA ALLARGARE

INTERVISTA | 16/09/2021 | 14:00
di Giulia De Maio

Fabio Aru ha chiuso la sua carriera agonistica a 31 anni e due mesi come Gigi Riva, leggenda dello sport sardo, e quest'oggi la sua terra lo ha riabbracciato con un incontro stampa organizzato dall'Unione Sarda a 10 giorni dalla sua ultima gara.


Il Cavalieri dei Quattro Mori intervistato da Carlo Alberto Melis e gli altri giornalisti che dalla sua stupenda isola ne hanno raccontato le gesta ha spiegato come sta vivendo questi giorni di tranquillità dopo una vita frenetica, in cui lo sport continua a farla da padrone. «Non credo mi libererò facilmente dal segno dell'abbronzatura da ciclista. Continuo a pedalare, vado a correre a piedi, non vedo l'ora di provare il kitesurf. Senza ambizioni ma solo per fare una bella esperienza mi piacerebbe partecipare alla Cape Epic, ma indietro non torno. Non mi sono preso una pausa, ho deciso di smettere e resto convinto che per il mio bene sia stata la scelta migliore. Non sto vivendo una vacanza, la pensione né il viaggio di maturità che non ho mai fatto. All'epoca i miei compagni di scuola erano stati a Madrid, io mi trasferii a Bergamo per diventare un corridore. Non sono più il ragazzino di allora, ma appena sono tornato ci siamo ritrovati per mangiare il tipico porceddu».


Con alle spalle l'immagine della sua ultima vittoria, sul traguardo de la Planches des Belles Filles al Tour de France 2017, in maglia tricolore e caschetto con bandiera sarda ha aggiunto: «Mi restano bei ricordi quanto momenti difficili, amici ma anche persone di cui avrei fatto meglio a non fidarmi, collaboratori che pagavo di tasca mia e che non si sono rivelati le migliori persone da avere al fianco quando a 24 anni ti trovi ad essere un'azienda con mille impegni e responsabilità. Mi ha fatto male soprattutto quando hanno parlato dei miei ingaggi, sui giornali non ho mai letto cifre esatte, solo al ribasso o al rialzo, è stato da “cafoni” e sui social si sono scatenati. Avessi continuato sarei rimasto sicuramente alla Qhubeka, dove ho trovato la dimensione che mi serviva, senza invidie, nel vero spirito ubuntu. Il ciclismo mi ha insegnato a non mollare mai, nel bene e nel male mi ha reso l'uomo che sono oggi».

Si è commosso Fabio parlando del recente passato e delle difficoltà fisiche e mentali che ha dovuto affrontare: «Un giorno durante il classico giro del lago di Lugano, due orette, mi sono fermato a 25 km da casa e volevo buttare la bici nell'acqua. Sono arrivato ad odiarla perchè continuavo a fare sacrifici, senza raccogliere nulla ma ora ci ho fatto pace. Sono felice di non aver smesso nauseato e di godermela ancora, con altri ritmi. Come in questi giorni che sono uscito con amici alle 18 o alle 14, orari per me impensabili quando correvo. Il misuratore di potenza lo abolirei, soprattutto tra i giovani. Per quelli che stanno crescendo alla Fabio Aru Academy finalmente avrò più tempo, resterò in Sardegna fino a fine ottobre».

Infine Fabio ha svelato qualcosa su ciò che lo aspetta d'ora in poi: «Nei prossimi giorni sarò al Giro di Sardegna per amatori come testimonial, poi vorrei tornare a organizzare la PedalAru e, appena si potrà, una bella festa per i tifosi che mi hanno sostenuto finora. Ho ricevuto alcune proposte di lavoro da aziende del mondo ciclo, le sto valutando per decidere che strada intraprendere. Di sicuro non mi ritroverete in ammiraglia, ma magari non mi allontanerò troppo dal mio ultimo team. Di sicuro passerò più tempo in famiglia. Con Valentina dovevamo sposarci nel 2019, poi è rimasta incinta e visto che l'arrivo di nostra figlia avrebbe coinciso con le nozze abbiamo rimandato il tutto. Poi c'è stato il covid... In programma c'è l'idea di allargare la famiglia, Ginevra ha 2 anni ed è ora di darle un fratellino o una sorellina».

Copyright © TBW
COMMENTI
Aru
17 settembre 2021 08:51 Lunona
In gruppo non e' mai stato tanto amato, non era piu' il suo mondo, ha fatto molto bene a smettere!!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Jonas Vingegaard al Giro? La porta resta aperta ma il campione danese ha ben chiaro che la poriorità per lui e per la Visma | Lease a Bike resta il Tour de France. In una iuntervista concessa all'emittente danese Tv2,...


Sergio Meris ha vinto un'appassionante corsa all'ultimo punto e meritato la vittoria nell'Oscar tuttoBICI Gran Premio Jayco AlUla riservato agli Élite. Il 23enne bergamasco della MBH Bank Colpack Ballan CSB ha preceduto Nicolò Garibbo della Technipes InEmiliaRomagna, vincitore lo scorso...


Il 31 dicembre 2024 è il termine ultimo per tutte le associazioni sportive che dovranno, entro tale data, nominare un Responsabile Safeguarding con il compito di vigilare e prevenire abusi, violenze e discriminazioni.La disciplina, voluta dal CONI, è finalizzata a...


La Unibet Tietema Rocket, squadra Professional francese con radici olandesi, ha ingaggiato Giovanni Carboni. Il 29enne italiano di San Costanzo (Pesaro-Urbino), rilanciato quest'anno dalla formazione giapponese JCL Team UKYO di Alberto Volpi, è stato presentato dal nuovo team come una...


I guai finanziari sembrano davvero non finire mai per Bradley Wiggins. L’ex re del Tour è alle prese con debiti che continuano a crescere. La sua società - la Wiggins Rights Limited, che gestisce i marchi "Bradley Wiggins", "Wiggins" e...


Uno dei riferimenti del Team Polti Kometa in gara, un uomo-simbolo che corre da più di dieci anni nelle varie formazioni e categorie della Fundación Contador, continuerà per almeno un altro anno ancora a indossare l’abbigliamento griffato Gsport della sua...


Si è spento serenamente nel pomeriggio di ieri, giovedì 21 novembre, nella sua abitazione di Genova Nervi. Giulio Ricciardi, 91 anni. A Genova c'è un antico modo di dire: "E' più conosciuto dell'er ba betonica" per indicare una persona molto...


Joshua Tarling, il ventenne cronometrista britannico della Ineos Grenadiers, è ottimista per il 2025 nonostante il momento difficile vissuto della sua formazione quest'anno e i profondi cambiamenti a livello tecnico-organizzativo. «Penso che siano cambiate molte cose e che stiano arrivando...


Sono bici divertenti, presenti in città ma soprattuto nelle località di mare in cui muoversi con la bici diventa un vero spasso, insomma, vi sto parlando delle Fat e-Bike, bici divertenti,  muscolose e decisamente sicure. CST ha appena presentato Tourance, uno pneumatico...


Andrey Amador annunciato ufficialmente il suo ritiro dal ciclismo professionistico. A 38 anni il costaricano della EF Education Easypost chiude una carriera professionistica iniziata nel 2009 alla Caisse d'Epargne. Dopo l'esperienza spagnola, nel 2020 è passato alla britannica Ineos...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024