Aveva i riflettori di tutti puntati addosso, ha corso (come tutti) nel gelo della Turchia, ha chiuso la tappa al 147esimo posto in coda al gruppo e naturalmente è arrivato felice. Quella di oggi è stata davvero una giornata speciale per Fabio Jakobsen.
«Oggi è stata davvero una bella giornata. Stamane, quando ho indossato la maglia della Deceuninck - Quick-Step, ho avuto una sensazione speciale, difficile da esprimere a parole, soprattutto perché è arrivata dopo tanti mesi passati a guardare i miei compagni di squadra correre in TV. Amo guidare la mia bicicletta e mi mancava molto, ecco perché sono estremamente felice di essere qui. È stato bello per me tornare con una breve tappa e devo abituarmi di nuovo a stare in gruppo».
E ancora: «Devo ammettere che all'inizio, quando andavano a destra e a sinistra e il gruppo ha dovuto frenare un paio di volte, mi sono spaventato un po', ma poi è andato tutto bene e sono andato anche in testa al gruppo e sono rimasto a ruota di Iljo Keisse che tirava, perché volevo solo godermi la sensazione di essere davanti. Nella prima parte della tappa, molti corridori - alcuni della mia generazione, ma anche alcuni più grandi - sono venuti da me per scambiare alcune parole ed è stato un momento molto toccante quando mi hanno detto quanto erano felici di rivedermi e come tutti mi hanno augurato ogni bene. Ora, finita la tappa, ho controllato il telefono e ho visto i messaggi che ho ricevuto da tanti corridori e tifosi, voglio ringraziare moltissimo tutti. È emozionante vedere tutto questo affetto in questo giorno speciale. L'obiettivo era concludere la tappa, ma ho anche cercato di aiutare i ragazzi ogni volta che è stato possibile. Poi, a dieci chilometri dalla fine, mi sono perso un po' e non ho potuto lavorare per la squadra nel finale, ma essere riuscito a finire la mia prima gara dopo così tanti mesi mi rende orgoglioso e mi dà molta fiducia di poter crescere nelle prossime settimane. Non vedo l'ora di essere più utile ai miei compagni di squadra nelle prossime tappe e mi godo ogni singolo momento che trascorro qui».