È polemica aperta sull'esclusione della Bora Hansgrohe dalla Gand-Wevelgem che si sta correndo in queste ore. Dopo che l'UCI e gli organizzatori della gara avevano dato il via libera alla squadra tedesca, che aveva rinunciato alla E3 a causa della positività di Matthew Walls, ieri il medico responsabile Covid della stessa E3 ha imposto una quarantena di 7 giorni a due terzi del team, anche se non è del tutto chiaro quali criteri siano stati utilizzati per determinare chi rientra in questo provvedimento e chi no.
«Sono deluso e arrabbiato. Come è possibile che un medico possa bloccare un intero team in una delle più grandi gare di un giorno al mondo"? Abbiamo avuto un caso di positività con Walls, abbiamo messo in quarantena il suo compagno di stanza e il fsioterapista che li seguiva. Abbiamo in Belgio altri corridori e altro prsonale, tutti controllati, e alcuni di loro sono stati posti arbitrariamente in quarantena, senza che sia possibile capire come sia stata effettuata la sceltae. Onestamente, non riesco a capire perché ad altre squadre sia stato permesso di correre dopo casi simili e a noi no. Abbiamo provato di tutto ieri sera, ma il dottore in questione non ci ha nemmeno più risposto. Sarebbe bello almeno capire come giustifichi le sue decisioni. Al momento stiamo testando ogni giorno corridori e personale e i test finora sono stati negativi, senza eccezioni. La parte del team che è stata messa in quarantena dovrà restarci fino al 1° aprile. Ciò significa anche che non potremo correre la Dwars Door Vlaanderen» spiega con evidente irritazione Ralph Denk, Team Manager della Bora Hansgrohe.
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