Sulla salita di Sogliano al Rubicone Edward Ravasi è stato il migliore degli italiani, cogliendo il quattordicesimo posto a 13” da Jonas Vingegaard. Non era il terreno ideale per il varesino della Eolo Kometa che comunque ha saputo difendersi e, forte della sua buona forma, spera di guadagnare posizioni anche in classifica generale.
«Devo dire che sono molto soddisfatto delle prime due tappe, la mia condizione è molto buona - spiega Ravasi a tuttobiciweb poco prima della partenza Riccione- purtroppo ieri sono rimasto coinvolto nella caduta di metà gara e sono stato costretto ad inseguire. Non era un arrivo adatto alle mie caratteristiche, troppo secco, ma mi sono comunque difeso bene. A livello di squadra abbiamo fatto un grande lavoro, Fancellu ed io abbiamo ottenuto un ottimo risultato e grazie a Dina è arrivata anche la maglia di miglior scalatore».
La tappa odierna della settimana ciclistica internazionale Coppi e Bartali è una frazione molto difficile da interpretare, la cancellazione del Carpegna rende il percorso più adatto ai passisti e un occasione in meno per gli scalatori di guadagnare terreno.
«Ho affrontato questa tappa già l’anno scorso, ma ora senza Carpegna tutto cambia - prosegue il varesino -: secondo me arriverà un gruppo di una quarantina di corridori che si giocherà la vittoria allo sprint, tutto dipende da come si vorranno muovere le grandi squadre. Ieri il team Israel Start-Up Nation ha fatto un lavoro incredibile, Ben Hermans è un avversario molto scomodo che è fortissimo su questo tipo di terreni. Ci sono delle grandi incognite prima di tutto dalla Jumbo Visma che ha in squadra il leader della generale, ma anche la Ineos che dopo la seconda piazza di ieri vorrà sicuramente rifarsi».
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