Era nell'aria ed il rinvio ormai sembra inevitabile. La Parigi-Roubaix 2021 edizione numero 118 molto difficilmente si correrà domenica 11 aprile. La notizia del rinvio è stata anticipata da Le Parisien, dopo che nei giorni scorsi il prefetto della regione Hauts-de-France, aveva risposto in modo piuttosto chiara a chi gli aveva chiesto della possibilità di disputare la corsa: «Una decisione ancora non c'è, ma potete immaginare la risposta».
La regione a Nord della Francia, ai confini con il Belgio, è sottoposta a regime di lockdown almeno fino al 18 aprile, ma la situazione dei contagi e l'occupazione delle terapie intensive non migliorano e costringono le autorità a valutare la decisione del rinvio.
Pur consapevoli delle difficoltà, gli organizzatori della classica delle pietre non vogliono gettare la spugna: oggi sono in programma nuovi sopralluoghi nei 29 settori di pavé per studiare le misure atte a limitare il più possibile l'accesso dei tifosi e mantenere le corse - quella maschile e la prima edizione di quella femminile - nella data originale dell'11 aprile.
Scrive L'Equipe che «gli organizzatori non hanno ricevuto alcuna comunicazione. Anche se la data dell'11 aprile resta molto incerta, a causa della pandemia, le autorità si pronunceranno a riguardo solo la prossima settimana».
Ovviamente gli organizzatori di Aso sono impegnati anche a cercare una nuova data. Si lavora sulle ultime due domeniche di ottobre (24 o 31), in coda alla stagione, una collocazione simile a quella individuata lo scorso anno, saltata anch'essa. L'ultimo vincitore della Regina delle classiche resterà dunque almeno fino a ottobre Philippe Gilbert. Stessa sorte per la prima edizione femminile. Amaro François Doulcier, presidente dell'associazione Amici della Parigi-Roubaix: «Il Fiandre si correrà perché in Belgio il ciclismo è una cosa sacra. Per il Governo francese è solo un fastidio».