La Pandemia ha cambiato le abitudini degli italiani, sia nei comportamenti legati alla mobilità che il comportamento negli acquisti. Per quanto riguarda il settore automobilistico, ad esempio crollano le immatricolazioni di benzina(38,7%), diesel (-40,2%), GPL (31,1%) e metano (-18%) che nel 2020 registrano il dato peggiore dagli anni 70 con un calo del 28%. Discorso diverso per tutto ciò che riguarda il mondo elettrico che segna un +250% tra full electric e plugin hybrid (sono 59.900 contro i 17.065 dell'anno prima).
Il mondo della bici si muove in coerenza e il settore segna un +30% (anche grazie al bonus statale) e cresce il numero dei chilometri di piste ciclabili che sono 2341 in 22 città italiane. La notizia bella è che sono previsti, a breve, altri 2626 che potrebbero portare ad un ulteriore aumento dell'utilizzo del mezzo.
Questo conferma da quanto sostenuto dal 34% degli italiani che dichiarano di aver modificato le loro abitudini negli spostamenti in questi ultimi 12 mesi. Il mezzo più sicuro viene comunque ritenuto ancora l'automobile, preferita dal 56 % delle persone. Solo 2 su 5 scelgono i mezzi pubblici.
Impressionante invece, in termini di micromobilitò, il boom del monopattino elettrico passato dai 4900 pezzi venduti a dicembre 2019 ai 20.150 di dicembre 2020. Numeri destinati a crescere ulteriormente così come quelli del bike sharing.
A questo va aggiunto un altro interesante dato, ossia che il 50% degli spostamenti urbani automobilistici, in condizioni normali di traffico, avviene nel raggio di 5 km. Sarebbe una svolta epocale riuscire a dirottare buona parte di questi utenti della strada su una mobilità green.
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