Questa mattina alla partenza da Terni, Pogacar aveva già le idee chiare e sapeva che Van Aert non sarebbe stato un pericolo per lui oggi. «Penso che andremo a tutta. Van Aert non è l'unico corridore a cui prestare attenzione. Devo solo fare una buona gara e salire bene». Queste sono state le parole del giovane sloveno prima del via della quarta tappa della corsa dei Due Mari.
Pogacar ha attaccato a 5 chilometri dal finale, sferrando un attacco che gli ha permesso di conquistare la tappa e la maglia di leader della corsa. «Oggi è andata bene. Questa è forse una delle mie migliori prestazioni in salita di sempre. Sono contento della mia vittoria. È stata una salita molto veloce, dall'inizio alla fine».
Lo sloveno è giovanissimo ma è considerato uno dei corridori da grandi giri più forti. Nel 2020 ha dominato il Tour de France e l’anno precedente aveva conquistato il terzo posto e la maglia di miglior giovane alla Vuelta di Spagna. In questo nuovo anno Pogacar ha conquistato la classifica generale dell’UAE Tour e qui alla Tirreno, ad esclusione della prima tappa con arrivo in volata a Camaiore, ha sempre tagliato il traguardo con il gruppo dei migliori.
«Ho attaccato prestissimo perché avevo bisogno di guadagnare più secondi possibile. Era rischioso attaccare a 5 chilometri ma è stata una buona scelta. Ho visto Simon Yates dietro di me contrattaccare, ha dovuto spingere un sacco per venire a prendermi. Sentivo che anche lui era al limite dello sforzo».
Il finale è stato difficile giocato su una salita di 15 chilometri con pendenze importanti. Oggi tutti sapevano, che sarebbero usciti allo scoperto i corridori più forti e così è stato. Pogacar ha preso l’iniziativa e dopo il suo attacco, è riuscito a prendersi la maglia e a guadagnare secondi importanti. Il campione sloveno sa di essere forte anche a cronometro e, anche se le tappe di domani e lunedì non saranno a suo vantaggio, martedì con la cronometro di San Benedetto del Tronto, può sperare di vincere la Tirreno-Adriatico 2021.
«Oggi sono riuscito a vincere ma dovrò lavorare tanto per cercare di mantenere il mio vantaggio nelle ultime tappe. Sarà dura fino alla fine ma ho una buona squadra e sono pronto a difendere la mia leadership».
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