Quattro giorni di spettacolo finora alla Tirreno-Adriatico e la tappa odierna ne promette almeno atrettanto. Tanti i chilometri in programma, 205 da Castellalto a Castelfidardo, e la parte finale della tappa caratterizzata dai muri marchigiani. Una serie praticamente senza soluzione di continuità nel circuito di Castelfidardo, 23 km circa da ripetere quattro volte: il circuito è caratterizzato da un susseguirsi di muri e discese con un solo breve tratto pianeggiante praticamente a metà. Il primo muro (dove ogni passaggio è classificato GPM) presenta per lunghi tratti nel finale pendenze attorno al 18%. Gli ultimi chilometri presentano diversi saliscendi con pendenze a salire anche in doppia cifra dopo San Rocchetto. L'ultimo chilometro articolato nell’abitato di Castelfidardo sempre in marcata salita fino alla retta di arrivo su asfalto.
In altre parole, il terreno di caccia ideale per uomini da classiche come Van Aert, che ieri ha speso tanto per difendere la sua maglia azzurra, come Alaphilippe, che ha provato a tener duro in salita, e cone Van der Poel, che invece ha scelto di salvare la gamba e ha lasciato il gruppo ai piedi dell'ascesa di Prati di Tivo. E sarà interessante vedere la nuova maglia azzurra Tadej Pogacar alle prese con rivali tanto agguerriti...
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