La Tirreno-Adriatico continua a regalare emozioni e ieri è stata la maglia iridata di Alaphilippe ad offrire uno spettacolo speciale sulle strade italiane. Il campione del mondo ha ottenuto la sua prima vittoria nel 2021, una vittoria importante perché arrivata superando i suoi rivali Van der Poel e Van Aert, che avevano vinto nei giorni scorsi.
Ora i campioni ripartono dalla stessa linea e sin da oggi le sorprese e gli attacchi non mancheranno. Tre campioni che stanno affilando le proprie armi in vista della Milano-Sanremo, la Classica che tutti vogliono e che solo in pochi possono vincere.
«Non posso dire ancora nulla sulla Milano-Sanremo è ancora un po’ difficile parlarne oggi. Certo, conosciamo i nostri avversari. Non devono dimostrare nulla, e nemmeno io devo farlo» spiega il campione del mondo.
Alaphilippe sicuramente è un corridore che non deve dimostrare nulla, ha vinto tanto e lo scorso settembre ha conquistato la maglia di campione del mondo. «Ho vinto perché penso di essere più forte su arrivi come qello di Chiusdino ma Mathieu era lì ed era pronto».
Non è facile vincere una tappa quando a sfidarsi ci sono i tre corridori più forti del mondo nelle corse da un giorno. Van Aert, con Van der Poel e Alaphilippe hanno veramente stupito nel 2020 e in questa nuova stagione ognuno di loro vuole far vedere di essere il più forte.
«Non si è mai sicuri di vincere, non è mai facile, ed è ancora più difficile farlo con la maglia di campione del mondo perché tutti puntano su di te. Vincere in questo modo nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico è stato perfetto. L'intera squadra ha lavorato molto, è stata una corsa difficile, ma siamo stati bravissimi. Siamo sempre rimasti concentrati sulla gara per tutto il giorno».
Per il campione del mondo era importante iniziare lo sprint al momento giusto, davanti c’era il suo compagno di squadra Almeida, che era in fuga ma il francese sapeva che gli avversari, da dietro, lo avrebbero potuto facilmente superare e per questo ha attaccato.
«Inizialmente sono rimasto alla ruota di Geraint Thomas, è stato uno sforzo molto pesante. Quando stavo per raggiungere Joao Almeida, ho fatto il possibile e ho dato il massimo. Nell'ultimo chilometro ho fatto tutto quello che potevo. Il tempismo era molto importante. Non ho potuto iniziare troppo presto, ma nemmeno troppo tardi. Alla fine è stata una vittoria molto bella e sono molto soddisfatto».