La Trek-Segafredo torna a pedalare sulle strade di Francia per la sua seconda gara dell'anno, il Tour de la Provence. Dopo il debutto all'Étoile de Bessèges, dove il team ha ottenuto due podi con Mads Pedersen (terzo nella 3a tappa) e Edward Theuns (secondo nella 4a tappa), i riflettori saranno ora sulla sesta edizione del Tour de la Provence.
Le quattro tappe saranno terreno di caccia per una squadra capitanata da Bauke Mollema e Giulio Ciccone. L'esperto olandese ha già iniziato la sua stagione a Bessèges, mentre il giovane italiano appunterà per la prima volta quest'anno un numero di gara.
«L'emozione che provo per questa prima gara è simile a quella che provo per i giorni di gara più importanti. Ho molto entusiasmo e voglia di gareggiare, anche per lasciarmi definitivamente alle spalle le difficoltà del 2020 - ha detto Ciccone -. Dopo il ritiro al Giro ho resettato tutto, mente e corpo, e ho lasciato da parte lo scoraggiamento e la rabbia. In questi mesi ho subito un'operazione al setto nasale per risolvere un problema respiratorio che mi portavo dietro da secoli e ho trascorso molti giorni senza bici, cosa che ho fatto raramente in passato. Ho recuperato molto bene e a gennaio ho messo molti chilometri nelle gambe con due ritiri, uno con la squadra e uno da solo. Non so quanto posso essere competitivo al momento, ma di sicuro sono pronto a fare il mio lavoro».
E ancora: «Il Tour de la Provence è l'inizio di una stagione molto importante per me, forse la più significativa da quando sono un professionista. La squadra mi ha dato grande fiducia: abbiamo definito un calendario importante in cui avrò un ruolo da protagonista. È un onore per me, ma sento anche l'onere di tirare fuori il meglio di me. Il Giro e la Vuelta saranno i due appuntamenti chiave della mia stagione, ma il mio focus non sarà solo lì. A livello tecnico ho un calendario costruito secondo le mie caratteristiche. Avrò diverse possibilità di fare bene e questo è molto motivante».
Accanti all'abruzzese, come detto, ci saranno l'olandese Bauke Mollema, lo scalatore danese Niklas Eg, le ruote veloci Matteo Moschetti ed Emils Liepins, gli esperti gregari Koen de Kort e Kiel Reijnen, diretti in ammiraglia da Grégory Rast e Adriano Baffi.
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