Peter Sagan, suo fratello Juraj ed il loro connazionale e compagno di squadra Erik Baska sono risultati positivi al Covid-19 nel ritiro della Bora Hansgrohe a Gran Canaria. I tre corridori sono stati messi immediatamente in quarantena ed assistiti a distanza dal personale medico.
«Peter, Erik e Juraj sono risultati positivi al virus SARS-Cov-2 dopo aver ripetuto più volte i test PCR – ha spiegato Christopher Edler, responsabile medico del team tedesco -. Tutti e tre mostrano sintomi di malattia lievi e generali e in questo momento sono in grado di rimanere in quarantena domestica, in conformità con le linee guida statali fino al momento in cui non si saranno ripresi del tutto. Una volta completata la quarantena, sono previste ulteriori valutazioni mediche».
A rilasciare dichiarazioni è anche il tre volte iridato Sagan, che ha raccontato della sua positività al Covid-19.
«Da alcune settimane, mio fratello Juraj, il nostro compagno di squadra Erik Baska, e io ci stavamo allenando a Gran Canaria. Il 29 gennaio abbiamo fatto un test PCR in un laboratorio locale per poter tornare a casa. Sfortunatamente i risultati non sono stati quelli che speravamo e siamo risultati tutti e tre positivi al Covid-19. Ci sentiamo tutti bene ma, ovviamente, da quel giorno siamo rimasti in quarantena. Dal momento in cui abbiamo ricevuto il risultato positivo dei test, abbiamo avuto il pieno supporto del team e vorrei ringraziare il nostro manager Ralph Denk e il nostro staff medico per questo. Nonostante siamo a migliaia di chilometri di distanza e isolati, ci siamo sempre sentiti come se fossimo vicini a loro. Siamo tenuti sotto continua supervisione a distanza e rimarremo qui per tutto il tempo necessario. Si spera che i risultati dei nostri prossimi test siano negativi in modo da poter riprendere il nostro normale programma di allenamento il prima possibile».
A parlare anche Ralph Denk, Team Manager della Bora-Hansgrohe, che ribadisce come questo virus possa colpire chiunque e in un qualunque momento. «Il tempismo non è stato certo l'ideale, ma non esiste un buon momento per ammalarsi di Covid. Peter era ed è estremamente motivato, ed è per questo che era già abbastanza avanti nella sua preparazione per la stagione. Ma la cosa più importante ora è che tutti e tre stiano bene e non presentino sintomi gravi. Il nostro staff medico è a stretto contatto con loro e le cure che ricevono sono le migliori. Che ripercussioni possa avere questa positività sull'inizio della stagione non lo possiamo sapere con esattezza. Innanzitutto, tutti e tre devono tornare ad essere completamente sani e ricevere l'autorizzazione medica, solo in seguito potremo valutare quali saranno i prossimi passi da compiere».
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