Certe volte il ciclismo è davvero crudele. Come è accaduto iei per Anthnoy Perez, scalatore della Cofidis. È Roberto Damiani, il suo direttore sportivo, a raccontare a tuttobiciweb come sono andate le cose: «Anthony ha forato, eravamo in un tratto di leggera discesa, strada piuttosto stretta, quindi lo precedevo con l'ammiraglia di 150 metri proprio per fargli da avamposto e affrontare prima di lui le curve cieche. Non c'era agitazione, il gruppo andava puttosto piano e sarebbe rientrato senza problemi. Purtroppo dietro una curva cieca a destra, il blocco: c'era l'ambulanza della corsa, non si poteva passare. È stato un attimo, Anthony è arriavto, ha sbattuto contro l'ammiraglia ed è rimbalzato contro la roccia. È stato questo secondo colpo che gli ha procurato la frattura di una costola e un leggero pneumotorace. È passato in un attimo dalle stelle alle stalle perché aveva conquistato la maglia a pois e l’avrebbe portata tranquillamente tre o quattro giorni. Noi perdiamo un corridore prezioso ma dobbiamo anche dire che è andata anche bene, l'incidente poteva avere anche conseguenze più serie».
E il corridore conferma: «In un certo senso, l'ammiraglia per me è stata una fortuna perché mi ha attutito l'impatto. Senza l'ammiraglia, sarei finito per terra e credo che sarei poi caduto nel burrone».
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