Dopo un inizio tutto negativo, torna il sereno in casa Lotto-Soudal grazie a Caleb Ewan, che ha sempre creduto nelle sue capacità e in quelle dei suoi compagni.
“Gli ultimi giorni sono stati veramente difficili per noi. Abbiamo perso due corridori importanti, Gilbert e Degenkolb, nel primo giorno di corsa e poi i 4 membri dello staff allontanati per il covid. Tutti parlavano della nostra squadra e non era piacevole leggere quello che veniva scritto”.
La Lotto-Soudal ha perso Degenkolb perché arrivato fuori tempo massimo, insieme a Gilbert che cadendo ha rooto la rotula. E prima c'era stato il problema sulla positività nei membri dello staff e il pericolo di una squalifica.
“Nonostante i problemi abbiamo cercato di rimanere positivi perché sappiamo che, se siamo ben motivati, riusciamo a raggiungere i nostri obiettivi. La squadra ha lavorato bene, tutti hanno dato il 110%. Con questa vittoria abbiamo recuperato morale e fatto un regalo ai nostri due compagni”.
Quella di Ewan è stata una vittoria di potenza. All’ultimo chilometro Caleb era distante e nessuno avrebbe scommesso su una sua vittoria. Ma nel finale è stato il più forte, ha recuperato tutti, conquistando la terza frazione del Tour de France.
“Nell’ultimo chilometro ero molto indietro, ma in qualche modo ho avuto la possibilità di riposare le gambe per gli ultimi metri. Sono stato costretto a fare qualche slalom un po’ rischioso per recuperare posizioni, ma sono riuscito a trovare un passaggio vicino alla transenna. Ho dato tutto quello che avevo e sono riuscito a vincere”.
Per Ewan quella di oggi è la quarta vittoria alla Grande Boucle, ma ogni volta l’emozione è veramente tanta.
“Le prime vittorie sono sempre quelle che si ricordano di più, ma il Tour de France è la corsa più importante al mondo ed è sempre una emozione indescrivibile quando riesci a vincere. Spero di vincere ancora qui anche se è difficile, tutti vogliono vincere una tappa al Tour de France e i corridori che qui sono i più forti del mondo. Per noi velocisti le occasioni di vincere sono veramente poche, ma noi ci proveremo ancora”.
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