In molti lo considerano già l’erede di Fabian Cancellara, altri pensano che possa fare anche di più. Si chiama Marc Hirschi, ha 22 anni e al suo esordio al Tour de France, ieri nella seconda tappa, è quasi riuscito a togliere la vittoria al divino Jualian Alaphilippe. Un secondo posto per Marc, che nessuno si aspettava. Una fuga con due nomi illustri, quello di Alaphilippe e Adam Yates e poi la volata di potenza, dove è riuscito a piazzarsi dietro al francese e davanti al britannico.
Si sono accesi adesso i riflettori su questo giovane svizzero, professionista da un anno, e che nel 2019 ha conquistato sia il titolo mondiale che quello europeo nella prova in linea tra gli Under 23. Hirschi fino a ieri era talmente sconosciuto, che lo stesso Yates, con il quale ha corso gli ultimi 10 km, lo chiamava semplicemente “il ragazzo della Sunweb”.
Bene, il ragazzo di Berna adesso è il miglior giovane, una maglia bianca di buon auspicio questa, perché solo giovani grandi corridori sono riusciti a indossarla. Tornando indietro con la memoria nell’albo d’oro di questa maglia, troviamo Fignon, LeMond, Ullrich, Contador, Quintana con i fratelli Yates e Bernal e i nostri italiani, Moser, Pantani, Cunego e Basso.
Hirschi è consapevole di quello che ha fatto, ma lui ieri correva per la vittoria e non per il piazzamento. “In realtà devo ammettere che dopo il traguardo sono rimasto molto deluso perché sono andato molto vicino alla vittoria. Ma sono orgoglioso di aver lottato per il successo di tappa già nella seconda tappa e ci proverò ancora”.
È stato bravo il ragazzo della Sunweb, in una tappa nervosa è riuscito a mantenere il controllo e a capire perfettamente cosa fare. “Ho dovuto faticare molto per raggiungere Alaphilippe, ma ci sono riuscito e poi ho iniziato a collaborare con lui. Siamo arrivati nel finale e la maglia gialla era lì e quasi potevo toccarla”.
È stato un finale esplosivo, con Alaphilippe che ha lanciato la volata seguito da Yates e Hirschi. Il giovane svizzero è stato bravo a gestire e a rispondere, ma quella di ieri è stata, per lui, una vittoria mancata, persa per pochissimo. “Ero perfettamente posizionato dietro Alaphilippe, ma non riuscivo a superarlo. Non ho vinto ma sono ugualmente contento, perché ho conquistato una maglia che non ci aspettavamo di prendere. Noi della Sunweb siamo venuti al Tour per cercare i successi di tappa e ora che abbiamo conquistato la maglia bianca la difenderemo ogni giorno. È una bella sensazione indossare questa maglia e voglio godermela il più possibile”.
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