Ad Alexander Kristoff è bastata una sola volata per aggiudicarsi la vittoria di tappa e la prima maglia gialla di questo Tour. Una gioia questa per lui e per la sua squadra, la UAE. “Ho sempre voluto indossare la maglia gialla, ma non mi aspettavo di farlo proprio in una occasione particolare come questa. Mai avremmo potuto sognare un inizio di Tour migliore”.
Così il campione norvegese ha commentato la sua vittoria subito dopo aver tagliato la linea del traguardo. “In questo Tour per noi velocisti non ci saranno molte occasioni e aver vinto alla prima possibilità è qualcosa di incredibile e che aiuta lo spirito della squadra”.
Kristoff è sicuramente un velocista straordinario e che nel suo palmares vanta tanti titoli importanti, ma oggi il suo nome non era tra quello dei favoriti, così la sua vittoria, quasi inaspettata ha fatto ripensare a quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni. “Oggi mi sentivo veramente forte negli ultimi chilometri, sentivo di poter vincere. I ragazzi mi hanno protetto per tutta la tappa e nell'ultimo chilometro sono stati perfetti. Non è stata una corsa facile, ci sono state tante cadute, vento e pioggia e il traguardo era un’incognita per tutti. Ho provato a seguire Sagan per un po', poi ho visto Cees Bol partire sulla destra, ho pensato che forse era un po' presto, ma dovevo andare e rischiare e sono partito al massimo. Sapevo di essere forte. È un momento fantastico per me”.
Anche Kristoff come tutti gli altri corridori ha risentito molto del lockdown e la ripartenza, così come l’avvicinamento al Tour, non sono stati facili. “La mia preparazione per il Tour non è stata molto buona, non ho dimostrato grandi cose, sono caduto durante gli Europei dove mi sono dovuto ritirare. Poi siamo arrivati a questo appuntamento cosi importante in una situazione non facile. Mi sento solo di dire che indossare la maglia gialla significa molto nella mia carriera".
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