Non sono solo i corridori a chiedere più sicurezza, ma anche le squadre sono pronte a scendere in campo. Stavolta con una proposta decisa, concreta, interessante. Ne ha parlato questa mattina Richard Plugge, manager della Jumbo-Visma, prima della partenza dell'ultima tappa del Delfinato ai colleghi dell'emittente olandese NOS.
«Ci vuole più sicurezza per i corridori - spiega Plugge che ieri ha visto cadere e poi ritirarsi Steven Kruijswijk e Primoz Roglic -. Ne ho parlato a lungo con gli altri team leader e siamo concordi, non possiamo continuare a esporre i nostri corridori a pericoli evitabili. Ora basta, non abbiamo più fiducia nei controlli organizzati dall'Uci».
Oggi infatti sono la stessa UCI e il CPA a controllare se una gara soddisfi le condizioni di sicurezza. «Bisogna cambiare. Uno dei nostri caschi viene testato 1.000 volte, non possiamo accontentarci di chi ci dice che un percorso sarà controllato. Abbiamo bisogno di altro. Vogliamo essere sicuri che l'ultimo chilometro, per esempio, sia nelle condizioni di ospitare uno sprint di gruppo, ma anche che le transenne siano posizionate in modo corretto (Plugge è il manager di Groenewegen, non bisogna dimenticarlo, ndr). Per questo vogliamo l'intervento di una società esterna, ci auguriamo che possa essere attiva già nella prossima stagione. Un'azienda che possa dire all'organizzazione: "devi fare meglio, questo non basta. Se lo dici prima, puoi garantire una maggiore sicurezza ai corridori».
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