Dopo un inizio di estate con il sereno, sui Campionati del mondo di ciclismo in Svizzera si stanno accumulando nuove nuvole, che all'orizzonte appaiono sempre più nere.
Il motivo? A preoccupare gli organizzatori sono le restrizioni anti Covid attualmente in vigore in tutto il Paese: fino al 31 agosto non è consentito organizzare eventi con più di 1.000 spettatori e poi continua a crescere il numero di nazioni dalle quali, per entrare in Svizzera, è obbligatorioosservare una quarantena.
il giorno chiave, a questo punto, sarà il 12 agosto: mercoledì prossimo il Governo Federale ha indetto una conferenza stampa nella quale annuncerà se le norme in vigore verranno finalmente allentate oppure mantenute o peggio ancora inasprite.
Solo nel primo caso, gli organizzatori darannoil via libera alla manifestazione, alltrimenti «Non è escluso che i campionati del mondo di ciclismo vengano annullati» fanno sapere. E aggiungono: «È chiaro che non possiamo organizzare il mondiale se le misure corona restano così rigide. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che sempre più ciclisti ogi dovrebbero essere messi in quarantena al loro arrivo in Svizzera, poiché sempre più paesi sono classificati come aree a rischio».
L'Uci ha già ribadito che i mondiali si disputeranno in Sizzera o niente, ma in realtà un piano B esiste ed è quello di spostare i campionati del mondo ad aprile 2021. Una soluzione di cui nessuno vuol parlare ma che tra pochi giorni potrebbe diventare realtà.