Due grandi campioni delle volate - Silvio Martinello e Robbie McEwen - hanno affidato ai social il loro commento su quanto accaduto ieri al Giro di Polonia. Un commento da velocisti e proprio per questo particolarmente interessante.
«La mossa di Groenewegen l’abbiamo vista fare molte volte dai velocisti. Ha sbagliato, è stato squalificato, giusto così. Ma le transenne del Giro di Polonia non erano assolutamente all’altezza degli standard di sicurezza imposti dall’Uci. Cosa ne dite di concentrarvi di più sul rispetto e il miglioramento di questi standard invece di misurare la lunghezza dei calzini dei corridori?» osserva polemicamente Robbie McEwen su twitter.
E Martinello, in un intervento più articolato su Facebook, aggiunge: «Manovre come quella di Dylan Groenewegen se ne vedono spesso e vengono normalmente sanzionate. Il disastro però è stato causato dalle transenne, mal posizionate e probabilmente non agganciate tra loro, saltate come birilli. Le transenne hanno lo scopo di mettere in sicurezza in caso di impatto, in questa occasione sono state la vera causa di quanto accaduto. Esistono da decenni commissioni tecniche che dovrebbero vagliare ed eventualmente segnalare delle anomalie: evidentemente in questa occasione qualcosa non ha funzionato. Invito anche a prestare attenzione alle transenne che vengono utilizzate al Giro di Polonia; stessa tipologia di quelle utilizzate al Tour de France, basse per consentire una buona visuale al pubblico. In Italia, nelle corse professionistiche, il regolamento impone transenne più alte sul traguardo: al Giro d’Italia, per esempio, gli ultimi 500 mt del rettilineo d’arrivo sono messi in sicurezza con transenne di circa 2 metri, scomode certamente per il pubblico ma molto più sicure per i corridori. Detto ciò l’augurio è di una pronta ripresa a tutti i corridori e personale rimasti coinvolti nell’incidente, ed una preghiera per Fabio Jakobsen. Mi concedo un pensiero anche per Dylan Groenewegen, già crocifisso dal tritacarne social e che immagino stia soffrendo in proprio per quanto accaduto; la sua manovra è da sanzionare come è stato fatto, ma manovre come questa se ne vedono a decine; l’UCI ha comunicato che sta preparando una squalifica esemplare per il corridore, invito però la stessa UCI a concentrarsi sulla professionalità degli organizzatori; quando concedi una licenza World Tour devi pretendere il massimo, soprattutto sul fronte sicurezza».