Un filo di voce, ferma. Come una vita spezzata. «Sono a pezzi, non ho parole - spiega a tuttobiciweb Marco Velo -. Eravamo in mezzo alla campagna, dove il traffico in pratica non c'è. Avevamo proprio scelto la campagna per pedalare in sicurezza e in tutta traquillità, eravamo un gruppetto di amici che procedeva pian pianino, non più di 23 chilometri all'ora. Salivamo su una strada all'1%, ad un certo punto sono caduti in 3 o 4, Roberta ha sbandato e si è portata verso sinistra ed è stata presa in pieno dal camion cisterna che stava procedendo in senso contrario alla nostra marcia: da quel momento è in cominciato un incubo. Sono devastato. Il ciclismo ci aveva fatto conoscere, e il ciclismo ci ha separato. Stavamo bene assieme, era un anno e mezzo che ci frequentavamo, entrambi venivamo da due storie finite, e adesso mi trovo a piangere una donna che amavo e dentro di me ho solo un profondo e incontenibile sentimento di fine».