Avevamo fatto una scommessa su chi avrebbe staccato per primo: una sfida tra il vostro cronista e Marcello Massini, affermato e conosciuto direttore sportivo del ciclismo toscano. Ha vinto lui perché dopo l’ultima stagione alla guida dell’ammiraglia della Gragnano Sporting Club, il tecnico di Santa Maria a Monte ha detto basta con il ciclismo che, aggiungiamo e ne siamo certi, continuerà a seguire, dall’esterno e dare qualche utile consiglio a tecnici più giovani.
Lo ha fatto per una vita con tantissimi atleti, nelle varie formazioni che ha guidato con saggezza e grande bravura. Ha sempre preteso il massimo della serietà e dell’impegno, qualcuno lo ha definito un po’ burbero, altri un “sergente di ferro”, sicuramente non ha mai amato i compromessi. E ci piace nel dare la notizia del suo abbandono ricordare quello che ha detto di lui uno degli atleti che ha guidato, l’ottimo pistoiese Riccardo Biagini. Per lui Massini più che un direttore sportivo ed un maestro, è stato un educatore di tanti giovani per i quali raddoppiava il suo impegno. Se qualcuno all’inizio si è trovato a disagio con i suoi “metodi e sistemi” con il passare del tempo ha sicuramente compreso e capito il valore del suo lavoro, l’impegno, la passione, l’amore profuso e il bene che ha manifestato ai suoi ragazzi.
“Non so se esistono tecnici così adesso o se verranno....io lo spero – ha detto Biagini – perché è un vero peccato non avere più maestri come Marcello, che per 50 anni della sua vita ha insegnato come ci si comporta da corridori. Io l'ho avuto 7 anni, mi ha ospitato a casa sua come un figlio e così ha fatto con tutti. Ora ha detto basta, spero che ci ripensi e credo che sia il pensiero di tutti coloro che vogliono bene al ciclismo”. Poco più di un anno fa, Massini fu festeggiato da numerosi suoi ex corridori. In quell’occasione, eravamo a Carraia di Calenzano, il tecnico pisano confessò che a casa sua sulla collina di Santa Maria a Monte ha un’agenda con scritto le vittorie ottenute e tutti gli atleti che ha guidato dal 1970 ad oggi. Ora potrà mettere ordine nei numeri e nei nomi, e sarà per lui mezzo secolo di straordinari ricordi per le vittorie ma anche per gli aspetti umani e morali.
Stima, affetto, ammirazione e tanto altro, sono i sentimenti guadagnati in 50 anni di nobile lavoro sull’ammiraglia da Marcello Massini.