PILLOLE DI TOUR. UN SOL GIORNO IN GIALLO, TOM SIMPSON - 4

STORIA | 30/06/2019 | 07:43
di Paolo Broggi

Sono mille le storie che il Tour de France ha scritto dal 1903 ad oggi. Storie di imprese e di campioni, storie di tracolli e di crisi, di polvere, di cadute, di montagne assassine e di vento, di pietre e di neve. Storie uniche, a volte anche incredibili, se rilette ai giorni nostri.
Ne abbiamo scelte dieci dedicate a corridori che per un sol giorno hanno indossato la maglia gialla. Non sono uomini da record, ma sono accomunati da una storia tutta da scoprire. Oggi si va nella storia con Tom Simpson.


Di lui si ricorda sempre la tragica morte sul Ventoux al Tour del 1967 ma molti dimenticano che Tom Simpson è stato il primo corridore britannico della storia a indossare la maglia gialla al Tour de France. Era il 1962...


Non è un’edizione qualsiasi della Grande Boucle, ma quella della svolta epocale: addio alle nazionali, largo alle formazioni sponsorizzate. Squadre costruite per vincere, corridori pagati per essere protagonisti e quindi animati da una nuova determinazione. Jacques Anquetil, che ha vinto un anno prima, guida la fortissima ACBB-Saint-Raphaël, mentre Raymond Poulidor - che ha vinto Sanremo e campionato nazionale, è il capitano della Mercier. Poco o nulla si parla di Tom Simpson (29esimo al debutto nel 1960, ritirato nel 1961): a guidare la Leroux è infatti André Darrigade, che a Herenthals vince la seconda tappa.

Ai francesi piace, Simpson, anche perché ha scelto Saint-Brieuc e la Bretagna per vivere. L’Equipe di lui scrive: «Uno scriteriato dalla classe enorme, animato dallo spirito del primattore». In ogni caso, quando si arriva sui Pirenei il genietto britannico si fa trovare pronto nella tappa di Saint-Gaudens. Bahamontes attacca sul Tourmalet e sull’Aspin, ma è la sul Peyresourde che si forma il gruppo di 22 corridori che vannoa  giocarsi il successo. La tappa va a Robert Cazala mentre Tom Simpson entra nella storia conqustando la maglia gialla.

Solo sette anni prima, la nazionale di Sua Mestà aveva fatto il suo debutto guidata da Brian Robinson, che nel 1958 sarebbe poti diventato il primo figlio d’Albione a vincere una tappa.

Anche in giallo, anche emozionato, Simpson non perde lo humour e la lucidità e spiega ai cronisti: «Se piove a Wimbledon, posso avere la fortuna di un piccolo articolo dedicato a me, altrimenti in patria passo inoservato anche dopo questa impresa. Certo, vorrei tenere questa maglia, ma la crono di Superbagnères mi preoccupa, è un po’ troppo lunga per i miei gusti».

E Tom non sbaglia: un solo giorno perlui in magli agialla, poi il simbolo del primato passa a Jo Planckaert, prima di tornare sulle spalle solide e abituate di Jacques Anquetil. Cinquant’anni più tardi, sarà Bradley Wiggins a scrivere un’altra pagina di storia diventando il primo britannico a vincere il Tour. Nel ricordo di Tom, altro corridore eccentrico, sregolato, indimenticabile.

GIA' PUBBLICATI

1931 - Max Bulla

1939 - Amédée Fournier

1952 - Andrea Carrea

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Seconda vittoria in Coppa del Mondo per Ceylin Del Carmen Alvarado. L'olandese della Fenix Deceuninck è la regina di Zonhoven, in Belgio, dove conquista la prima posizione in solitaria. Dopo aver recuperato terreno sulla scatenata britannica Backstedt e sulla connazionale...


Wout Van Aert deve fare i conti con i malanni di stagione ed è costretto a rinunciare all'esordio nel ciclocross, previsto per domani a Mol. «Purtroppo Wout van Aert si è ammalato e non si riprenderà in tempo per la...


C'è la top-ten per Stefano Viezzi (Alpecin Deceuninck Devo) e Giorgia Pellizotti (SS Sanfiorese) a Zonhoven (Belgio) nella prova valida per la Coppa del Mondo di Ciclocross. Il friulano di Majano è classificato al nono posto tra gli under 23...


All'indomani del secondo posto ottenuto ad Hulst (Olanda), Mattia Agostinacchio trionfa a Zonhoven, in Belgio, dove si è da poco conclusa la terza manche della Coppa del Mondo di Ciclocross per la categoria juniores. L'azzurro, nonchè campione europeo, firma una...


Per Natale è arrivato un regalo postumo anche a Bruno Zanoni, la maglia nera più buona che la storia del ciclismo rammenti e che da abitante di Laigueglia aveva alimentato “il muretto dei ciclisti”, arricchito in questi giorni di una...


C’è chi dicembre lo dedica ai ritiri in Spagna e chi, invece, zitto zitto, ha già ripreso a gareggiare. Mattia Predomo ha cominciato il suo 2025 la scorsa settimana, con un weekend di sprint e progressioni al Track Cycling Challenge...


La conferenza stampa del presidente federale Cordiano Dagnoni e il Giro d’Onore hanno rappresentato anche un grande happening di commissari tecnici e collaboratori delle varie Nazionali azzurre. Il ct azzurro degli Under 23 Marino Amadori ha idee chiare in merito...


Due volte la Sei Giorni di Berlino, due volte quella di Rotterdam, ma anche quella di Ginevra e quelle di Fiorenzuola e Pordenone. E pazienza se oramai si riducono sempre più spesso a quattro, tre o persino due giorni. Nell'Italia...


«Il 2024 è stato un anno meraviglioso che mi ha fatto riscoprire tante cose belle e apprezzare ancora di più le persone che mi vogliono bene e mi stanno accanto». A rilevarlo è stato Francesco Lamon, azzurro dell'inseguimento a squadre...


I suoi record non si trovano sugli annuari del ciclismo né sul Guinness dei primati. Eppure – primo record – pochi sono stati chiamati tutta la vita con un altro nome. Eppure – secondo record – pochi, forse nessuno durante...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024