La Israel Cycling Academy De Rosa è pronta a tornare sulle strade del Giro d’Italia. Incassata la fiducia di RCS, la formazione mediorientale si presenterà al via di Bologna con un roster rinforzato rispetto all’anno passato. A guidarla saranno due rappresentanti del Bel Paese, Davide Cimolai e Kristian Sbaragli. Il friulano era emigrato in Israele l’inverno scorso proprio per poter avere la possibilità di correre da capitano appuntamenti come la Corsa Rosa, e così sarà. Caricato dai successi ottenuti alla Vuelta Castilla y Leon e il quarto posto al GP di Francoforte, per Cimolai si tratta dell’esordio assoluto al Giro d’Italia, visto che finora aveva preso parte al Tour de France per cinque volte e una alla Vuelta a España. Marchiarlo con una vittoria di tappa è quello che si augura. Stesse prospettive per Sbaragli, a sua volta a caccia del primo sigillo in una corsa italiana. Caratteristiche simili anche per Guillaume Boivin, corridore veloce in grado di tenere sulle salite più brevi.
Per le tappe alpine si farà affidamento sul 40enne Ruben Plaza, sempre pericoloso quando centra le fughe giuste, visto che Ben Hermans ha dovuto dare forfait per un infortunio alla Freccia Vallone. Il campione lettone Krists Neilands è un corridore in grado di difendersi su tutti i terreni e ha chiuso ieri al secondo posto finale la Vuelta Asturias, così come il gigante irlandese Conor Dunne. Farà l’esordio al Giro anche lo svedese Awet Gebremedhin, che cinque anni fa stava per morire di fame nel suo paese d’origine, l’Eritrea, prima di ottenere lo status di rifugiato in Svezia e cominciare la sua carriera da ciclista. Infine, a tenere alta la bandiera di Israele ci penserà Guy Niv, che la scorsa stagione si arrese dopo appena cinque tappe ma che, un anno dopo, ha la ferma intenzione di arrivare fino a Verona.
Contemporanemente alla corsa rosa, la Israel Cycling Academy De Rosa si schiererà al via anche del Giro della California: negli States correranno il colombiano Edwin Avila, gli israeliani Guy Sagiv e Roy Goldstein, lo svizzero Matteo Badilatti, il canadese Alex Cataford, il norvegese Sondre Holst Enger e l'australiano Hamish Schreurs.