L’Inferno del Nord sta per spalancare le sue porte di fronte all’assalto degli ardimentosi. Saranno 257 i chilometri da percorrere domenica nell’edizione numero 117 della Parigi-Roubaix. Di questi, 54,5 i km di pavé (pari a 20 volte l’Avenue des Champ Elysée) divisi in 29 settori e formati da qualcosa come 6.076.000 blocchi di pavé.
Roger De Vlaeminck e Tom Boonen sono gli unici corridori nella storia ad averla vinta per quattro volte mentre lo scorso anno Peter Sagan ha riportato sul gradino più alto la maglia di campione del mondo che mancava dal 1981, quando vinse Bernard Hinault.
Albert Champion è stato il vincitore più giovane della storia con il suo trionfo a 20 anni, Gilbert Duclos Lassalle il più vecchio con i suoi 38 anni.
Il distacco maggiore è quello che nel 1898 Maurice Garin inflisse a Stephane, 28 minuti; il minore, il centimetro che ha separato Planckaert da Bauer nell’edizione del 1990.
56 le vittorie di corridori belgi, 30 quelle francesi, 13 in totale quelle degli italiani con la tripletta di Moser e le doppiette di Garin (che nel 1897 e 98 non aveva ancora la cittadinanza francese) e di Ballerini. Ultimo successo di un italiano, quello di Andrea Tafi nel 1999.
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