Ha solo 19 anni, gli occhi dolci e il viso gentile ma al tempo stesso un carattere deciso, grintoso, vincente. E una maturità da campionessa navigata. Letizia Paternoster è salita ieri sera sul secondo gradino del podio nel torneo dell'inseguimento a squadre e subito dopo la prova non le ha mandate a dire: «Per più di tre chilometri siamo state in linea con le britanniche, poi siamo scoppiate ma ci stava. Quello che è importante, però, è aver dimostrato quelle che sono le nostre potenzialità. E che si ci verrà offerta la possibilità di lavorare bene, come non abbiamo potuto fare alla vigilia di questo Europeo, possiamo regalare un sogno, a noi stessi e all'Italia».
Evidente il riferimento al velodromo di Montichiari, attualmente chiuso per problemi di agibilità: il Coni ha deliberato un finanziamento, ora la palla passa al Governo per l'approvazione, intanto però burocrazia e politca locale rischiano di soffocare il sogno di ragazze e ragazzi. Che vogliono correre verso Tokyo per difendere i nostri colori, i colori dell'Italia.
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