«Ho avuto la sfortuna di stare male a ridosso del via della prima tappa, ho sofferto a causa di forti spasmi allo stomaco e della febbre, mi fosse capitato come ad altri qualche ora prima avrei provato almeno a partire, ma quando era ora di iniziare a correre non riuscivo proprio ad alzarmi dal letto. Ero piegato in due dal dolore» racconta Vincenzo nella hall dell'Hotel Del Bono Park, quartier tappa della corsa sudamericana.
«Mi dispiace, non mi era mai successa una cosa del genere, ma in tanti hanno avuto lo stesso problema. Ora mi sento già meglio, ieri sono uscito in bici per un giro di 3 ore e questo pomeriggio farò altrettanto. Domani mattina volerò verso casa, facendo scalo ad Amsterdam, con Pallini (il fido massaggiatore, ndr) e Mark Padun, che è stato costretto a ritirarsi dopo pochi chilometri dal via della prima tappa per il mio stesso problema» racconta il capitano della Bahrain Merida.
Vincenzo, è risaputo, è scaramantico. Di solito iniziare l'anno in Argentina gli ha sempre portato bene. Questa stagione invece non è cominciata come sperava... «Purtroppo è così, ma il malessere nel giro di 24 ore è passato e per gli appuntamenti a cui tengo di più c'è tempo per farsi trovare in forma. Con i miei compagni abbiamo lavorato bene quest'inverno quindi sono convinto sarà comunque un buon anno. A oggi non penso cambierà nulla nel mio calendario. Il mio 2018 inizierà al Tour of Oman, dopo la presentazione ufficiale del team in Bahrain».
Nell'allegato potete ascoltare l'intervista realizzata a San Juan da Giulia De Maio