«Ci eravamo lasciati a Guangxi, in Cina, a ottobre e rieccoci qua. L'inverno è volato come non mai, tra impegni e vacanze. Dieci giorni con gli amici in Messico e il meritato tempo a casa con la famiglia prima di riprendere gli allenamenti in modo graduale» ci racconta dal ritiro di Calpe.
Nei mesi scorsi è arrivata la notizia della chiusura della Armee de Terre, la formazione militare in cui lui è cresciuto e nella quale militava suo fratello Brayan. «Mi ha colpito particolarmente perché ho dei bellissimi ricordi legati agli anni passati in quella formazione, prima di essere notato dalla Quick Step e del passaggio al professionismo. Purtroppo per motivi politici sono stati bloccati gli investimenti sportivi. Mio fratello ha trovato spazio in un team di dilettanti, ha 22 anni ed è molto motivato, e altri suoi compagni hanno pensato ad altre soluzioni, come Le Roux che grazie al crowdfunding si è potuto permettere un contratto alla Fortuneo Samsic. Peccato, era davvero un bel gruppo e una bella scuola per i giovani ciclisti francesi».
Il suo 2018 dovrebbe iniziare in Colombia, quindi proseguire con Abu Dhabi, Classiche delle Ardenne, Parigi-Nizza e Tour de France. «Non si discosterà molto dal calendario della passata stagione, spero solo di evitare cadute e infortuni, per quelle evito volentieri il bis (sorride, ndr). Voglio continuare a migliorare e crescere, ogni anno l'ambizione è muovere un passo in avanti. Quest'anno in particolare vorrei trasformare i buoni risultati ottenuti nel 2017 in grandi vittorie».
da Calpe, Giulia De Maio
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