OSCAR. BARALE, BICI & FAMIGLIA

TUTTOBICI | 06/11/2017 | 07:37
Inizia ufficialmente oggi la marcia di avvicinamento alla Notte degli Oscar tuttoBICI. Ogni giorno vi presenteremo un protagonista fino ad arrivare al grande evento del 20 novembre.

La stagione su strada è ormai terminata ed è arrivato il momento di conoscere i vincitori degli Oscar tuttoBICI. La prima a salire sul palco del nostro galà annuale è una figlia (di papà Florido) e nipote (di nonno Germano) d'arte: si chiama Francesca Barale, corre nel Pedale Ossolano e ha conquistato il Gran Premio Androni Giocattoli riservato alle ragazze Esordienti, superando nell'ordine due ragazze emiliane, vale a dire Carlotta Cipressi (Sc Forlivese) e Giulia Raimondi (Vo2 Team Pink).

Cominciamo con le presentazioni.
«Ciao a tutti. Mi chiamo Francesca, sono nata a Domodossola e vivo a Varzo con la mia famiglia, composta da mamma Tiziana, papà Florido e mia sorella Isabella, più grande di me di 3 anni. Frequento il primo anno del liceo scientifico e a scuola vado bene. In una mia giornata tipo, dopo gli allenamenti devo fare i compiti, quindi non mi resta tanto tempo libero. Quando ho finito tutto, mi rilasso guardando la televisione o varie serie tv».

Come hai scoperto il ciclismo?
«Papà e nonno lo praticavano. Ho iniziato a gareggiare da G1, ma all'inizio proprio non mi piaceva. Lo vedevo come uno sport da maschio e troppo faticoso. La prima corsa finii ultima, ero impaurita perchè c'era tanta gente a bordo strada ed ero terrorizzata dalla fatica. Andando avanti mi è piaciuto sempre di più e sono arrivati buoni risultati che mi hanno fatto appassionare a questo sport».

Non è stato amore a prima vista.

«Per niente. La mia primi bici era una Bianchi gialla, piccolissima. Da G5-G6 ho inziato a prendere lo sport più sul serio seppur fossi ancora piccola e ho iniziato a vincere più spesso. Da esordiente primo anno ho capito che per poter ottenere delle soddisfazioni dovevo impegnarmi. Da allora il mio mondo è cambiato: ora penso soprattutto alla bici. Quest'anno sono riuscita a raccogliere 7 vittorie per le quali devo ringraziare papà, zio e Marco Ganna che mi ha seguito negli allenamenti quest'estate».

Una campionessa a cui ti ispiri?

«Elisa Longo Borghini. È delle mie parti, fin da quando ero piccola papà me ne ha sempre parlato, conosciamo la sua famiglia, per i risultati che ha ottenuto è la mia "idola". Rispetto a lei e agli altri grandi campioni che premierete alla Notte degli Oscar mi sento un po' piccola, ma sono davvero orgogliosa».

Cosa sogni per il tuo futuro?

«Costruirmi una carriera come Elisa non mi dispiacerebbe affatto, ma chissà cosa mi riserverà la vita. Di certo andrò avanti con gli studi perché non si sa mai. Per l'anno prossimo, in cui indosserò la stessa maglia, non ho grandi aspettative perchè passo allieva e ad inizio stagione faccio sempre fatica, ma una volta preso il ritmo delle più grandi spero di continuare a far vedere quanto valgo».

Giulia De Maio

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