LE STORIE DEL FIGIO. IL TESORO DI LORIS. GALLERY

INIZIATIVE | 15/01/2017 | 07:58
E’ una bella e continua testimonianza d’interesse, passione, anzi d’amore, per la bicicletta e la sua storia quella che porta avanti, da quando aveva vent’anni, il vicentino di Salcedo Loris Pasquale. Ora di anni ne ha cinquantacinque. E la sua passione non è scemata, anzi, con l’andare del tempo, anno dopo anno, arricchisce il suo Museo della Bicicletta con vari modelli.

Nel 2006 Loris Pasquale ha aperto al pubblico la possibilità d’ammirare la sua collezione di biciclette e accessori tecnici oltre ad un vasto “indotto” – definiamolo così – che comprende maglie, vestiti d’epoca, grafiche pubblicitarie, manifesti, libri, cataloghi e altro. Oggi il museo dispone di uno spazio di circa centocinquanta metri quadrati dove sono esposti un centinaio di modelli significativi e importanti di bici storiche che collegano il biciclo di Michaux del 1863 a “bolidi” dei giorni nostri.
La sede è a Salcedo, in via Roma 5. E’ un piccolo comune sulle prime dolci colline della pedemontana vicentina, assai prossimo a centri di riferimento della zona come Breganze e Marostica.

Loris Pasquale, ceramista e commerciante, il titolare dell’iniziativa, rivela che fin da bambino era attratto con passione dal collezionismo, in generale, con particolare riguardo alle figurine dei calciatori, alle monete, ai francobolli, alle farfalle, ai minerali, ai fossili e altro ancora, tanto per non farsi mancare nulla.
La scintilla per la bicicletta la accese un amico di famiglia. Era un meccanico di biciclette della vicina Breganze e, quando Loris aveva vent’anni, regalò a suo padre Francesco una vecchia bicicletta equipaggiata con motore a rullo, modello Mosquito 38. E fu subito amore, amore quasi esclusivo per le due ruote, con Loris che mise in secondo piano le sue varie passioni di collezionista e si dedicò alla documentazione e alla ricerca storica della bicicletta e della sua evoluzione tecnica.

E’ stata - e sempre è - una ricerca appassionata, in tutte le direzioni, con contatti a livello internazionale, per acquisire “pezzi” originali, di pregio e valenza tecnici specifici.
In occasione dei recenti campionati italiani di ciclocross di Silvelle di Trebaseleghe, zona di sempre fertile passione per le due ruote, i numerosi spettatori delle gare hanno avuto la possibilità di vedere, toccare con mano e informarsi con Loris Pasquale su alcuni modelli della sua collezione ospitati nella palestra comunale, nel cuore del centro organizzativo della manifestazione.

Il Museo della Bicicletta non è “statico” ma, come lui stesso ricorda, è itinerante, pronto a trasferire i suoi pezzi pregiati in mostre temporanee, solitamente abbinate a eventi ciclistici. E a proposito ha rammentato la bella esperienza di vari giorni vissuta, nel 2013, in occasione di una partenza di tappa del Giro d’Italia, a Sorrento, auspice e regista Carmine Castellano, già patron della corsa rosa, che ha riscosso un vasto consenso d’interessi in tutta la penisola sorrentina, zona d’origine di Castellano.

Loris Pasquale è anche un ciclista attivo e fa riferimento a un suo vicino di casa e pure d’amicizia ciclistica ma anche di vita, al gruppo d’appassionati che gravitano attorno a Gaetano Lunardon di Marostica. Un nome che evoca sempre verde passione per la bicicletta, per la buona cucina con il suo ristorante La Rosina sopra all’omonimo colle, una salita classica degli amanti d’ogni tipo delle due ruote e – ultima ma non ultima – la chiesetta del ciclista che da una decina d’anni è un riferimento per i ciclisti veneti, ma non solo.

Il Museo della Bicicletta di Salcedo è una meta sì specialistica, ma comunque piacevole e interessante, sia per appassionati, sia per chi potrebbe comunque diventare interessato alla materia, che si situa in un territorio ricco d’attrattive di vario tipo.
Non è richiesto il biglietto d’ingresso.
Indichiamo i riferimenti per prenotazioni visite, per gruppi, scolaresche, appassionati.
Tel. 0445-888259 – cell. 348 6096061
e-mail: lorispasquale@gmail.com
www.museodellabicicletta.altervista.com

Giuseppe Figini
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