PROFESSIONISTI | 11/07/2016 | 18:44 Fabio Aru ha incontrato questo pomriggio la stampa nel suo albergo di Andorra e ha colto l'occasione per tirare il bilancio della sua prima settimana al Tour de France: «Esco abbastanza tranquillo, anche se ieri ho pagato un po' nel finale ma, come dice Chaves, questo è il ciclismo... La corsa però è ancora molto lunga, abbiamo appena concluso la prima settimana, soprattutto sarà importante arrivare all'ultima settimana con delle energie nel serbatoio. Il Ventoux? Non vedo l'ora di affrontarlo. Questa è una delle salite più importanti del ciclismo è un monumento naturale e sarà importante gestirsi al meglio su una salita che è entrata ormai nel mito. Le Alpi? Tappe dure, corte, che affronteremo ad altissimo ritmo, sarà la fine della terza settimana, può davvero succedere di tutto».
E ancora: «Giro, Tour e Vuelta, non ho trovato poi grandissime differenze. Qui mi hanno colpito in particolare il livello dei partecipanti, che è davvero altissimo, il pubblico sulle strade e i finali di tappa nei quali si va davvero fortissimo. Chi mi ha impressionato? Sicuramente Froome e Quintana, ma anche Adam Yates e Daniel Martin vanno forte, così come Louis Meintjes. In particolare considero un colpo di genio la fuga in discesa di Chris: ha fatto una cosa da autentico campione. Anche in discesa».
Infine, l'inevitabile domanda su Nibali: «Avere Vincenzo al mio fianco è una grandissima fortuna. Da lui imparo tanto ogi giorno e ad Andorra ieri ha fatto qualcosa che difficilmente io mi dimenticherò. Mi è stato vicino, mi ha incitato, mi ha dato consigli che sono stati utili per ridurre al minimo la mia debalcle. Ieri è stata una giornata difficile, ma penso di averla gestita con Vincenzo nel migliore dei modi. Come saranno le prossime due settimane? Dure, molto dure. Ma spero per noi anche molto positive. Io sento di poter far bene e di crescere, Vincenzo qualcosa si inventerà: è nelle sue corde sorprendere».
E' solo la prima settimana ma certi corridori stranamente li vedo spavaldi e mai lo erano stati in un grande giro se continueranno così altro che dubbi......Non vedo, di contro, Aru vispo, ma non è che ha sbagliato preparazione?
Achillebro
12 luglio 2016 09:41Ruggero
Sono mesi che fa vita da monaco e al primo arrivo in salita gliene arrivano davanti 25 circa chiaro che qualcosa non va.
Personalmente penso che sono tre anni che anche con Nibali sbagliano preparazione, lui poi è un combattente un duraccio e raddrizza quasi sempre tutto.
Dimmi come si fa ad arrivare ogni volta all\' appuntamento più importante con zero risultati e zero certezze?
Hai voglia durante il Delfinato dire che sei tranquillo quando becchi 20 minuti al giorno dai tuoi avversari che oltretutto e da marzo che fanno risultati.
Mah !!!
Aru Ok
12 luglio 2016 10:05runner
Sia Aru che Nibali non sono solo due ottimi corridori, ma due bravissime persone. E' raro vedere due campioni così, sia in campo sportivo che sul piano umano. Qualcuno ha provato a inventarsi una rivalità, ma non ci sono riusciti, in quanto sono stati intelligenti a non cadere nel tranello.
Quanto ad Aru in questo Tour, finora lo ha corso in maniera intelligente e accorta. Ad oggi ha poco più di un minuto dalla maglia gialla ed è in perfetta corsa per il podio. Cosa pretendiamo di più da lui? Ed ora ci saranno un sacco di occasioni per mettersi in luce e sono sicuro che farà un'ottima figura.
Valorizziamo questi ragazzi e cerchiamo di essere orgogliosi per quello che fanno, anzichè cercare sempre qualche critica.
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