
Si è svolta presso il Museo del Ciclismo di Gino Bartali a Ponte a Ema la punzonatura della bicicletta usata da Gino Bartali nel 1953 (nella foto in alto, partendo da sx: Gianluca Ghiretti, presidente Giro d'Italia d'Epoca, Andrea Bresci, Presidente del Museo Gino Bartali, Michela Piccioni, Coordinatrice del Registro Storico Nazionale Cicli, Luigi Bartali e il Presidente del Registro Storico Alberto Paccagnella). Si tratta della prima bicicletta ufficialmente registrata nel Registro Storico Nazionale Bici, istituito quest’anno grazie alla collaborazione della Federazione Ciclistica Italiana e del Giro d’Italia d’Epoca.
“Il Registro è nato da una collaborazione tra FCI e ASD G.I.D.E. – ha ricordato Gianluca Ghiretti, presidente della stessa ASD -. Era un progetto in elaborazione già dal 2012 ma solo grazie alla collaborazione con la Federazione Ciclistica è riuscito a partire e diventare realtà. In questo primo anno di vita è nostra intenzione iniziare con la registrazione delle bici dei 100 campioni che hanno fatto la storia del nostro sporto, per poi passare, in futuro, a registrare le bici storiche degli appassionati, che potranno avere, in questo modo, una certificazione di rilevanza culturale dei loro mezzi.”
"La prima bicicletta che viene registrata – spiega Alberto Paccagnella, presidente del Registro Storico - è una delle biciclette di Gino Bartali utilizzata nell’anno 1953. E’ Assemblata con il gruppo Campagnolo Gransport, ad eccezione della pedivella Gnutti con la guarnitura TA francese. Da sottolineare una particolarità tecnica: Gino Baratali usava il filo del freno anteriore all’esterno, al contrario del verso comune.”
Il Registro sarà pubblico e consultabile nei siti della Federazione e ilgiroditaliadepoca.it, dove sarà anche possibile trovare indicazioni per chiedere la registrazione della propria bici d’epoca.
da federciclismo.it
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.