«Astana mi ha proposto un rinnovo importante, ma altri team mi stanno dimostrando di essere interessati a me... Sto valutando il da farsi. Il mio manager
Alex Carera sta avendo incontri interessanti per il mio futuro, io nel frattempo penso a lavorare per i miei obiettivi stagionali e poi
decideremo che maglia vestirò nel 2017».
E a proposito dei cerchiolini rossi posti sul calendario appena iniziato dall'Argentina: «Il mio primo obiettivo è il Giro d'Italia, che per me è una corsa speciale e mi da un'emozione addirittura superiore al Tour de France. Non ho una fissazione per la Grande Boucle come altri corridori, a me piacerebbe vincere tutte le corse adatte a me almeno una volta, mi importa essere presente tutto l'anno e su più terreni non focalizzarmi su una gara sola, anche se è quella più prestigiosa. Sulle strade della corsa rosa sento un affetto particolare, la mia gente, ho voglia di tornarci. I rivali? Sapete meglio di me quali sono, ma preferisco concentrarmi su me stesso».
Quindi niente Tour de France? «Un altro mio grande traguardo sono le Olimpiadi perciò penso correrò in Francia per preparare al meglio l'appuntamento con i cinque cerchi. Non penso alla classifica, è risaputo che la squadra punterà su Fabio (Aru, ndr), potrei dargli un aiuto importante ma manca ancora molto e avremo modo di valutare cosa sarà meglio. Ripensando al Tour dell'anno scorso tante cose non hanno funzionato, io evidentemente non ero al top e la squadra che mi è stata affiancata è stata totalmente sbagliata, soprattutto per la prima settimana. I miei compagni non mi ascoltavano. Per quest'anno ho preteso di avere al mio fianco il mio gruppo».
Non senti di dover tornare alla Vuelta a España per una sorta di rivincita? «No, quest'anno non è nei miei piani e non mi sento di dover dimostrare nulla. Ieri ci sono state parecchie cadute e ho visto un sacco di colleghi rientrare grazie alle ammiraglie, non credo che nessuno sia stato sanzionato. Che volete che vi dica? Tornerò in Spagna di sicuro, ma per questa stagione ho già un calendario bello fitto e di cui sono felice».
Il Nibali del Tour 2014 a Rio de Janerio potrebbe non avere rivali? «Sono d'accordo (sorride, ndr). Il percorso è molto duro, mi piace. Dopo l'assalto alla maglia rosa, mi focalizzerò sull'appuntamento olimpico per arrivarci al top. I Giochi Olimpici sono speciali perchè capitano ogni quattro anni e sono un evento unico. Ho avuto il piacere di vestire la maglia azzurra a Pechino 2008 e a Londra 2012 ma era situazioni molto diverse. In Cina ero davvero giovane e lavorai nella prima parte di corsa, a Londra ho dato il mio apporto per Modolo e Paolini ma il terreno non era adatto a me, questa volta invece il percorso è per scalatori e mi piace parecchio. Farò del mio meglio per portare il più in alto possibile il tricolore».
da San Luis, Giulia De Maio