SAN LUIS. I big della corsa: «Che voglia di iniziare a correre»

PROFESSIONISTI | 16/01/2016 | 16:39
In un'affollata conferenza stampa abbiamo incontrato i corridori di punta al via della decima edizione del Tour de San Luis, queste le loro dichiarazioni.

Quinta partecipazione al Tour de San Luis per Vincenzo Nibali (Astana), primo in Argentina nel 2010. «Sono stato a Rio per provare il percorso olimpico, sarà una prova molto dura ma ora pensiamo a questa corsa. Sono contento di tornare dopo un anno di assenza in Argentina, ho buona confidenza con questa gara, di solito quando vi ho preso parte l’anno è andato bene o molto bene. Ho trascorso un inverno sereno, durante il quale ho lavorato al meglio con la squadra. Non so come è la mia condizione al momento, qui capirò davvero come rispondono le gambe. Puntando al Giro, il programma mi permette di essere qui per trovare un buon ritmo e al ritorno in Europa andare già forte. Dopo questa corsa farò Oman, Tirreno-Adriatico e forse Trentino per finalizzare la preparazione in vista della corsa rosa. Dovrò vedermela con rivali del calibro di Landa, mio ex compagno, Valverde, alla prima partecipazione, Majka e tanti altri corridori di livello. Sarà una sfida interessante, tutta da seguire».


Un debuttante nella corsa a tappe più importante del Sudamerica è il polacco Rafal Majka (Tinkoff), che quest’anno ha come suo grande obiettivo il Giro d’Italia. «La preparazione invernale è andata molto bene. Questa è la mia prima volta in Argentina, sono felice di iniziare qui il mio 2016 agonistico. I miei obiettivi più importanti sono ancora lontani, da qui al Giro mancano ancora molti mesi, ma sono certo saremo già competitivi. Schieriamo una squadra all’altezza della situazione con il campione del mondo e un uomo molto valido per le crono come Bodnar. Come gruppo possiamo fare molto bene, per me queste giornate di gara saranno un test importante per valutare la mia condizione. Al termine di questa corsa sarò al via di Vuelta Andalucia, Catalogna, Romandia e come detto Giro d’Italia, che preparerò al meglio con dure ritiri in altura a febbraio e aprile e correndo il buon calendario che ho deciso con la squadra».


Peter Sagan (Tinkoff) torna in Sudamerica, pronto a sfoggiare la sua bella maglia iridata. «È la mia terza volta in Argentina, qui ho raccolto tanti piazzamenti ma non ho mai vinto, magari quest’anno sarà diverso anche se siamo sempre a gennaio e non è il momento per me di andare forte. Aspetto la mia prima vittoria in maglia iridata? Certo, ma come già dichiarato i miei obiettivi sono più in là nella stagione, per le classiche c’è ancora da aspettare un po’. Dopo le corse a cui tengo di più correrò il Tour of California, il Giro di Svizzera, il Tour de France e poi vedremo perché non è corretto fare programmi troppo a lungo termine. Al termine del San Luis andrò a visionare il percorso dei Giochi Olimpici anche se ho sentito che è molto duro. Prima di quell’appuntamento ci saranno i primi Campionati Europei a Monaco, che potrebbero essere un target importante per me. Il mondiale pare piatto, ma vedremo cosa capiterà ora di fine anno».

A caccia di tappe andrà il nostro Elia Viviani, il velocista del Team Sky veste per l’occasione la maglia azzurra che è risaputo per lui è come una seconda pelle: «Il mio focus per il 2016 è posto sui Giochi Olimpici su pista, non sono segrete le mie ambizioni nell’Omnium, ma mi sono posto anche obiettivi importanti in strada: in primis al Giro d’Italia. Indossare la maglia azzurra è sempre un’emozione, sono felice delle buone notizie arrivate da Hong Kong per quanto riguarda le nostre ragazze che si sono qualificate per Rio. Per me è importante partire da qui perché questa corsa rappresenta una settimana in più in sella prima del Dubai Tour, dei mondiali di pista e delle corse su strada a cui punto. L’Italia al Tour de San Luis schiera un team giovane, formato per metà da under 23, sarà un’occasione preziosa per i giovani».

Tra i velocisti da tenere d’occhio il giovane colombiano classe ’94 Fernando Gaviria (Etixx Quick Step), che si è fatto conoscere al mondo proprio in questa corsa un anno fa. «Anche io ho nel mirino Rio e sogno in grande per la pista ma ho lavorato più che in passato per andare forte su strada. Ringrazio la squadra per avermi portato a correre questa gara che mi piace molto. È quella che mi ha lanciato, qui ho battuto Cavendish, il mio idolo. L’anno scorso ho avuto una stagione super, quest’anno mi sono allenato al meglio per superarmi. Alla Etixx ho ricevuto l’accoglienza ideale, voglio migliorarmi e vincere per me e per la squadra»

Daniel Diaz è il campione uscente e corre in casa, seppur con una maglia diversa rispetto a un anno fa visto che è passato alla francese Delko Marseille Provence KTM. «Sono pronto a iniziare un nuovo anno, mi sento bene, ho tanta voglia e motivazione. La mia condizione è simile a quella di un anno fa. Dovrò confrontarmi con corridori già competitivi come i corridori locali per cui il Tour de San Luis è la corsa dell’anno e i grandi campioni qui seduti al mio fianco, sono pronto alla sfida. Una caduta mi ha fatto perdere un paio di giorni di preparazione ma sto bene e sono fiducioso».

da San Luis, Giulia De Maio
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