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Classe 1992, Ignazio aveva intrapreso la carriera ciclistica, facendo parte del team giovanile della BMC finché a fine 2014 decise di appendere la bici al chiodo e dedicarsi del settore commerciale dell’azienda vinicola di famiglia in cui erano già impegnati i fratelli. «Non vedo l'ora di questa vacanza-lavoro, ho già vissuto un'esperienza simile l'anno scorso al Giro di Polonia come assistente di Agata Lang e l'ho trovata molto stimolante. Essendo un periodo abbastanza tranquillo con il lavoro, posso accompagnare mio padre in questa avventura e rendermi utile a Giovanni visto che parlo inglese e francese fluentemente e ho un bel rapporto con le squadre. Non rimpiango la mia scelta, mi piace essere al di quà delle transenne, il ciclismo mi appassiona ancora molto da spettatore» racconta Ignazio alle prese con la valigia.
«Al matrimonio di Peter (Sagan, ndr), il "Lomba" mi ha proposto di venire. Gli ho risposto che mi avrebbe fatto piacere, ma solo a condizione che avessi potuto essergli d'aiuto perché non mi piace stare con le mani in mano. Sicuramente avvertirò un po' di nostalgia per l'agonismo vivendo da dentro la corsa, ma quella c'è sempre, soprattutto per come sono rimasto fuori dal giro. Ho comunque voglia di respirare l'aria del gruppo e sono orgoglioso che mi venga richiesto di collaborare alla messa in scena di una corsa emergente, significa che qualcosa di buono nel mondo delle due ruote l'ho fatto» aggiunge Mauro, nella massima categoria dal 2005 al 2013.
Giulia De Maio
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