PROFESSIONISTI | 25/06/2015 | 08:59
In una conferance call con il The Sun, Chris Froome ha svelato di aver saltato un controllo antidoping fuori competizione all'inizio di questa stagione. Il fatto risale a una breve vacanza del capitano della Sky con la moglie Michelle in Italia.«Ci siamo concessi due giorni di relax in un hotel esclusivo e la prima mattina che eravamo lì le autorità antidoping si sono presentate per farmi un controllo, ma alla reception non è stato permesso loro di avere il mio numero di stanza nè di chiamarmi per motivi di privacy così ho scoperto l'accaduto solo più tardi quando sono sceso a colazione. Ho imparato una lezione, ogni volta che mi sposterò anche da solo dovrò comunicare ai responsabili dell'hotel che essendo un corridore devo essere sempre reperibile dall'UCI e dalla WADA. La responsabilità di un mancato controllo è sempre dell'atleta, quindi devo stare ancora più attento».
Froome ha inoltre ammesso di aver saltato un controllo anche 5 anni fa.
«Sono stato controllato centinaia di volte, in hotel di tutto il mondo, non mi era mai successo qualcosa di simile. Ad ogni modo sono il primo a volere controlli sempre più severi per garantire la correttezza delle gare. Io so che si può vincere un grande giro pulito, l'ho fatto e la gente deve crederci. Per questo sono felice che i controllori siano arrivati anche a Tenerife, dove gli anni passati come avevamo denunciato sia noi di Sky che l'Astana non erano mai venuti. Quest'anno, quando eravamo in altura a preparare il Tour de France, io e i miei compagni ci siamo sottoposti ad almeno quattro controlli antidoping. È giusto che sia così».
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