LICENZE. Le motivazioni del "sì" alla Astana

PROFESSIONISTI | 10/12/2014 | 22:30
L’UCI ha comunicato oggi le sue decisioni riguardo Astana Pro Team.
La stessa UCI aveva chiesto in ottobre che il team fosse rinviato alla Commissione delle Licenze per un esame approfondito del management e della politica antidoping del team.
Come previsto dal Regolamento Uci, il team è comparso il 6 novembre scorso davanti alla Commisisone e dopo esame approfondito, queste sono le conclusioni:

«Dopo i fatti contestati, la squadra ha annunciato una riorganizzazione della lotta al doping interna per perseguire prevenzione e repressione più efficaci;
Sempre alla luce dei fatti accaduti, è necessario verificare sul campo l’efficacia delle misure previste, quindi la Commissione ha deciso di concedere la Licenza subordinandola alle condizioni seguenti:

- Astana Pro Team si sottoporrà all’esame dell’Institut des Sciences du Sport de l'Université de Lausanne (ISSUL), organismo indipendente riconosciuto per la sua esperienza nel settore antidoping. L’ISSUL studierà le circostanze dei casi di doping in questione per stabilire se e in quale misura l’equipe Astana abbia responsabilità nell’accaduto. L’ISSUL valuterà anche l’organizzazione interna alla squadra, la sua cultura e il modus operandi del suo management rispetto ai criteri etici.
Astana Pro Team aderirà sin dal 2015 al protocollo che sarà obbligatorio per tutti  gli UCI World Teams dal 2017, nel quadro della riforma del ciclismo.

La Commissione delle Licenze avverte: «in caso di conclusione sfavorevole delle audizoni o nell’applicazione delle nuove regole o ancora se si verificasse un nuovo caso di doping nel 2015, l’UCI potrà rivolgersi alla Commissione chiedendo di valutare un eventuale ritiro della Licenza al team Astana».

La Commissione si è pronunciata anche sui legami tra Astana e l’inchiesta di Padova: «Al momento gli elementi dell’inchiesta non sono noti né all’Uci né alla Commissione e quindi nessuna decisione può essere applicata in questo caso. Starà all’UCI il compito di informare la Commissione se ci fossero elementi che chiamano direttamente in causa la squadra».

comunicato stampa Uci
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COMMENTI
e le motivazioni per il no?
11 dicembre 2014 09:24 bernacca
secondo me c'erano più moventi per il no... ma tant'è !

Buon senso
11 dicembre 2014 09:49 LORY
Ho letto un sacco di commenti , pro Protour o no Protour , ma vi rendete conto che se anche vinokorov avesse sbagliato ( parliamo di 5 anni fa) e l UCI non avesse dato la Licenza sarebbero andate a casa 100 persone , lasciate stare Nibali o Aru che per loro non è' difficile trovare un contratto , ma i massaggiatori , meccanici , autisti , direttori , tutte persone con Famiglie e mutui sulle spalle!!! Io penso che la lotta vada fatta alla persona se ha sbagliato e tratto benefici non al Gruppo che fino a prova contraria sta facendo tanto per il ciclismo e per tutti quelli che lavorano in quel gruppo!!!

LORY,
11 dicembre 2014 11:23 Fra74
io credo che farsi prendere dal "BUONISMO" per le varie famiglie dei meccanici, massaggiatori o altro personale, sia una giustificazione e giustificante che non regge: in Italia ci sono tantissime persone che perdono il posto di lavoro per la "famosa" crisi ed altro. Sono sincero, se fossi un dipendente della ASTANA o altro TEAM in cui si sono verificati casi di doping, sarei il PRIMO a mettermi in discussione,nel senso che, al di là dello stipendio (?!?), cercherei di lottare per primo contro questo sistema, magari cercando una nuova sistemazione o altro settore. Ma questo è il mio pensiero che può non essere condiviso come il Tuo.
Senza offesa e polemica,solo per ampliare il discorso.
Francesco Conti-Jesi (AN). Punto.

UCI
11 dicembre 2014 11:27 siluro1946
Sempre più soldi per i "talebani" del doping. Nuove strutture, nuovi controlli, nuove procedure, nonostante i "risultati" sin qui ottenuti.
A quando l'antidoping ad ex ciclisti, per esempio, Binda, Girardengo, Guerra, Coppi, Bartali, Anquetil, Gaul ecc. ecc.

x Fra74
11 dicembre 2014 17:00 siluro1946
Se tutti coloro che operano per società, sportive e non, che non fanno dell'etica e onestà finanziaria una ragione di vita, posso assicurarle che almeno il 90% dei dipendenti e collaboratori si dovrebbero dimettere. Le risparmio un lungo elenco, ma mi creda,sarebbe lunghissimo e ben documentato.

uci
11 dicembre 2014 17:19 mafrosi
si deve punire solo l,atleta.

Siluro1946,
11 dicembre 2014 17:37 Fra74
la Sua analisi è corretta e logica, ma il mio ARGOMENTARE è relativo al sistema, ossia, far pensare o credere che "salvare" i meccanici o gli autisti o coloro che orbitano attorno ad un team, sia la strada giusta in detto ambito, mi pare un pochino "esagerato". Poi, certo, etica ed onestà finanziaria e sportiva non sempre vanno di pari passo con il MONDO REALE, certamente come Lei sostiene, però, mi creda, cercare, oppure essere un poco "INGENUO" come il sottoscritto che crede ciò possa avvenire in un futuro prossimo, non è una malvagia idea.
Francesco Conti-Jesi (AN).

stipendi
11 dicembre 2014 17:45 gass53
La sera a cena, alle loro Famiglie, gli daranno da mangiare, idee, sistemi,lotta contro il doping ecc ecc ecc ..................ma per favore!!!

Molto perplesso
11 dicembre 2014 20:21 Per89
Anche ad Aigle poche idee e confuse!!!! La commissione licenze ha il compito di decidere sulla base di alcuni criteri (tra questi ci sono anche quello economico e quello etico)se una squadra può far parte del WT oppure no, se una squadra può essere Professional oppure no e lo stesso vale per le Continental. Tra i criteri di valutazione come detto c'è anche quello etico che è costato la licenza alla Kathusha (poi ripresa grazie al TAS) per molto meno... I fatti parlano da soli come fa una squadra a considerarsi etica se nell'ultimo anno 5 suoi atleti sono risultati positivi all'antidoping e se il Boss è un amico intimo di Ferrari? L'uci deve spiegarmi questa cosa, perchè come al solito è facile fare i forti con i deboli, ma non è altrettanto difficile fare il contrario..... L'inchiesta di Padova ha messo in ginocchio Armstrong e la commissione dell'UCI non può chiedere le carte alla procura, forse la commissione pensa che quelli della Gazzetta fanno gossip e si inventano le cose....
Capitolo dipendenti qui si parla di licenza non di chiusura della squadra una retrocessione alla categoria professional e magari la possibilità di partecipare ad un solo grande Giro, come successe qualche anno fa quando i francesi lasciarono a casa l'ASTANA e Contador dopo l'affaire Vinokurov....
Un anno di limbo e una sistemata all'organigramma questo era la cosa più ovvia e giusta, ma si sa i soldi comandano!!!!

MOTIVAZIONE UFFICIALE DEL SI; "HANNO TANTI SOLDI"!!!!!!
12 dicembre 2014 10:17 Bastiano
L'unica cosa buona di questa "PORCATA", è che ne ha beneficiato anche un piccolo team italiano.

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