PROFESSIONISTI | 17/09/2014 | 16:32
Terzo ieri, terzo oggi: Simone Ponzi sembra aver fatto l'abbonamento al gradino più basso del podio. «No, ci mancherebbe altro. Il fatto è che la volata è stata un po' caotica, l'automatismo con Andrea Fedi non ha funzionato bene, anzi ci siamo quasi ostacolati a vicenda. E poi c'è da dire che tutti si buttano in volata per conquistare punti validi per la Coppa Italia quindi nel finale è un gran casino. Domani comunque ci voglio provare anche nella Tre Valli e se andrà male vuol dire che mi consolerò con il diamante che premia il più regolare del Trittico: per ora sono al comando di questa speciale classifica che ho già vinto l'anno passato... Andare forte al Trittico era un obiettivo del finale di stagione, se domani la corsa andrà nel modo giusto ci sarò anche domani. Dispiace non alzare le braccia al cielo, ma le gare sono così. Bonifazio oggi è stato più sveglio di me. Io stavo veramente bene, ho sofferto un pochino su Giovenzana, ma ero con Nibali ed ero tranquillo che lui sarebbe arrivato davanti. Dopo il Trittico parteciperò a tutte le corse del calendario italiano fino al Beghelli, compreso il Giro di Lombardia». Infine un pensiero sul futuro. «Non so ancora che maglia vestirò l'anno prossimo, purtroppo sono due anni che fatico in questo senso e non penso di meritarmelo. Il ciclismo di oggi però funziona così: corridori costanti e forti fanno fatica a trovare un contratto nelle fasce minori, quando nel World Tour vedi gente che non finisce la corse ma è la».
da Lissone, Giulia De Maio
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