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Al Tour of Oman Luca Giaimi era uno dei corridori più giovani del gruppo, ma nonostante questo non si è mai tirato indietro. Vent’anni appena compiuti e tanti sogni nel cassetto, per il secondo anno consecutivo pedala per la divisione development del Uae Team Emirates e acquisisce esperienza preparandosi nel grande salto tra i grandi. Come successo già l’anno scorso l’atleta ligure ha avuto la possibilità di confrontarsi con gli atleti professionisti e proprio in Oman ha lavorato duramente per tutta la sei giorni di gare contribuendo alla vittoria finale di Adam Yates.
«Nel team development mi trovo veramente bene, è un bell'ambiente in cui crescere ma anche confrontarsi con chi ha più esperienza. In Oman ho avuto una possibilità unica, ho cercato di prendere tutto quello che potevo e far tesoro di ogni momento, di ogni consiglio. Non capita tutti i giorni di stare in gruppo con atleti di un certo calibro come Majka che ha una grande esperienza, per me è un vero punto di riferimento o Yates che è un fuoriclasse. In situazioni del genere non si può fare altro che mettersi a disposizione del team e cercare di imparare il più possibile» ci spiega Luca che ha approfittato dell’esperienza omanita per fare raccolta di consigli e di preziose esperienze. Nei giorni in Arabia più volte lo abbiamo visto lavorare in gruppo e in particolare nell’ultima tappa è stato tra i protagonisti della fuga di giornata confermando il suo ottimo stato di forma e la sua voglia di mettersi alla prova.
La prima stagione con l’Uae Team Emirates gen Z non è stata semplice, c’era l’ultimo anno di scuola da finire ed è stata una bella sfida dover coordinare il tutto, eppure già in una sola stagione molto è cambiato nella preparazione del giovanissimo ligure. «L’anno scorso appena sono arrivato in squadra è stato un po’ difficile, andavo ancora a scuola e poi c’era lo scoglio linguistico dell’inglese che non parlavo ancora benissimo. Lo staff mi ha aiutato tantissimo, essendo in parte italiano mi sono sentito subito a casa e così ho iniziato subito a lavorare per migliorare. Ho dovuto mettere a posto diverse cose come la posizione in bici, il peso, ma il più grande cambiamento è stato sicuramente il carico di allenamento che è logicamente aumentato. Durante il ritiro invernale abbiamo avuto la possibilità di allenarci e di confrontarci con i ragazzi del team principale e credo che questo ci sia stato estremamente di aiuto, ci ha dato la spinta per migliorare e anche per capire cosa possiamo diventare. E’ ancora lunga la strada da fare e credo che correre competizioni come l’Oman sia un regalo gigantesco che dobbiamo avere la cura di sfruttare al meglio» ci dice Giaimi sottolineando l’importanza di crescere e di non tirarsi mai indietro. Nella sua giovane carriera ha vestito molte volte l’azzurro e in particolare in pista ha raggiunto ha raggiunto titoli e record già nella categoria Junior. Fare tutto è praticamente impossibile e richiede scelte e sacrifici, ma l’obiettivo è quello di non rinunciare mai alla disciplina del velodromo che l’ha fatto diventare l’atleta che è.
Luca sogna il professionismo e di diventare un corridore da classiche, ha già assaggiato l’ebrezza di gareggiare con degli autentici fuoriclasse dimostrando di essere pronto per fare il grande passo. «Sono molto soddisfatto del mio inizio di stagione tra Tour of Sharjah e Oman, sento di avere una gamba buona e credo di essermi allenato al meglio durante l’inverno. Sto lavorando tanto soprattutto per migliorare la mia tenuta in salita, senza però perdere le mie caratteristiche principali come lo spunto veloce. Nella prima tappa in Oman ho provato a buttarmi nella volata, ho centrato la top ten e mi sono divertito, è stata una buona prova su cui posso ancora migliorare. Il sogno è quello di migliorare ancora a cronometro e provare a diventare un corridore di classiche, magari proprio quelle del nord, per adesso cerco di dare il mio meglio su quelle under 23, poi chissà… C’è poi sempre la pista che proprio non voglio mettere da parte, purtroppo a causa di un accavallamento ho dovuto rinunciare agli europei, ma in estate ci saranno quelli under 23 e voglio prepararli al meglio così come il Giro Next Gen» aggiunge Giami che sarà ora impegnato nelle gare under 23. L’esperienza tra i prof è qualcosa che si porta nel cuore, un punto di partenza e una spinta per migliorare ancora e ancora. Luca è ancora giovane, sa di aver tanto da imparare, eppure il salto nella massima categoria è proprio dietro l’angolo….
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