Sinceramente, sei soddisfatto?
«Mi aspettavo di più da Pippo, pretendevamo da lui almeno un risultato tra Fiandre e Roubaix che non è arrivato. Due domeniche fa ha detto che gli mancava il cambio di ritmo, ciò significa che ha lavorato male o in maniera sbagliata quest’inverno. Ieri è stato sfortunato, ma i primi dieci classificati hanno avuto a loro volta forature o guasti meccanici e sono stati protagonisti di cadute e altri intoppi. Oltre alla fortuna, servono le gambe. Non ci sono scuse che tengano, non si è presentato al cento per cento a due appuntamenti che richiedono di essere al top per essere tra i protagonisti. Detto questo sono molto contento delle due vittorie centrate da Sacha Modolo a La Panne e delle preziose esperienze fatte dai nostri giovani. Il nostro futuro sono loro».
Per la seconda parte della campagna del nord dovreste essere più competitivi.
«Sì. Con il campione del mondo Rui Costa, con Diego Ulissi e un ritrovato Cunego non posso che essere fiducioso. Sono davvero felice che Damiano stia tornando il corridore che era: concentrato, tranquillo e forte. Il morale è buono e anche la condizione. Ai Paesi Baschi è andato bene, la cronometro finale è difficile da giudicare anche perché per il furto che abbiamo subito quest’inverno i nostri ragazzi hanno potuto lavorare solo di recente con la bici da cronometro. La top 10 gli è sfuggita di poco, ma è sulla strada giusta».
Nei giorni scorsi Chris Horner ha subito un grave incidente in allenamento nel lecchese, come sta?
«Sto andando a trovarlo in ospedale proprio in questo momento. Dall’America è arrivata sua moglie per stargli vicino. Sta decisamente meglio, ha lasciato la terapia intensiva e ha già ritrovato il suo solito sorriso. Non sappiamo ancora quali potranno essere i tempi di recupero, a causa delle costole rotte fatica a respirare quindi avrà bisogno di qualche settimana prima di ritornare in sella. Ovviamente dovrà saltare il Giro d’Italia, speriamo possa rimettersi per essere d’appoggio a Rui Costa al Tour de France, ma per ora la priorità è che sia fuori pericolo. Risultati e programmi a parte, questo è quello che davvero conta».
Giulia De Maio
Ma tanto non pubblicherete il commento perché temete di perdere un inserzionista...